Maxi multa per due tavoli in calle allo storico mascheraio di Venezia: «Mi servivano solo per le dimostrazioni»

Domenica 11 Giugno 2023 di Valeria Turolla
Gualtiero Dall’Osto, mascheraio storico multato per due tavolini in calle

VENEZIA - Mette in calle due tavolini e il Comune lo sanziona con oltre mille e trecento euro di multa. Questa volta non si tratta di uno dei molti plateatici irregolari sanzionati nelle ultime settimane, ma di due tavoli di un laboratorio storico di maschere, spostati momentaneamente all’esterno della bottega per poter ospitare corsi e dimostrazioni artistiche rivolte agli studenti. 
L’episodio è capitato in calle Amor degli Amici a San Polo, a Gualtiero Dall’Osto, maestro d’Arte Mascherer, riconosciuto dalla Regione Veneto, la cui storica bottega artigiana “Tragicomica”, che fa parte del progetto Venice Original di Cna Venezia, organizza e ospita conferenze, laboratori dimostrativi e decorazione delle maschere coinvolgendo studenti e stagisti provenienti dall’Italia e dall’estero. “Tragicomica”, infatti, è inserita nel programma Erasmus+, oltre che nell’offerta formativa dedicata agli studenti degli istituti superiori del territorio che partecipano ai tirocini Pcto (ex l’Alternanza Scuola Lavoro) ed è impegnata nell’organizzazione di corsi e conferenze pensate per far conoscere e diffondere l’arte del mascherer, tra i patrimoni culturali che Venezia offre. 


LA MULTA
«Fino al 2019 la richiesta di occupazione ad Area Gestione Tributi Cosap del Comune di Venezia veniva autorizzata – racconta in una nota scritta Gualtiero Dall’Osto – In seguito, i cambiamenti dei regolamenti comunali in merito dal 2020 ad oggi hanno comportato due verbali di accertamento violazione amministrativa, uno dei quali con una sanzione salatissima di 1.397,30 euro: paradossalmente lo stesso importo comminato a chi ha imbrattato la Fontana di Trevi». Dall’Osto spiega che i due tavoli sistemati provvisoriamente all’esterno della bottega e solo per il tempo necessario allo svolgimento delle attività, occupavano solo un quarto della larghezza totale della calle, peraltro cieca, senza ostruire il transito a operatori Veritas o eventuali soccorsi. 
«Nonostante il coinvolgimento delle associazioni di categoria, in particolare della Cna e nonostante la ventilata deroga ai regolamenti comunali dell’assessore Costalonga - continua - ad oggi questa problematica resta insoluta». Dall’Osto chiede un incontro con il sindaco Brugnaro e sottolinea come la situazione metta a rischio il lavoro compiuto in questi anni nella valorizzazione del patrimonio dell’arte artigiana di Venezia, nell’impegno a tramandare questi saperi alle generazioni di giovani artigiani italiani e stranieri che scelgono il suo laboratorio per formarsi, ma rischia di compromettere anche quanto costruito nell’ambito del turismo esperienziale capace di portare viaggiatori di qualità in centro storico. 


IL COMUNE
Da parte sua il Comune replica che Dall’Osto avrebbe presentato lo scorso anno una domanda di occupazione di suolo pubblico, poi respinta, perché presentava diverse irregolarità: «Esiste un regolamento chiaro in merito – ha spiegato l’assessore Sebastiano Costalonga – Come amministrazione siamo pronti ad andare incontro alle necessità delle botteghe artigiane convinti che esse rappresentino un patrimonio inestimabile per il tessuto urbano della città, ma questo non deve significare in alcun modo il mancato rispetto delle regole di sicurezza. Nel caso specifico del laboratorio di Gualtiero Dell’Osto, esiste infatti un problema legato alle vernici e ai materiali utilizzati per le attività della bottega che obbligano a valutazioni particolari.

Inoltre, a riguardo è stato anche presentato un esposto alla Polizia Municipale da parte di cittadini preoccupati proprio dall’uso di vernici potenzialmente pericolose che ci porterà a compiere ulteriori controlli e valutazioni».

Ultimo aggiornamento: 13:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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