VENEZIA - Se n'è andato in silenzio, come ha sempre vissuto. Perché la parola d'ordine di Paolo dal Pos era "riservatezza". Era una persona molto conosciuta, ma i giornali (e tantomeno le televisioni) non hanno mai parlato di lui. Dal Pos amava infatti stare dietro le quinte e si è attenuto a questo precetto fino a venerdì, quando è mancato dopo lunga malattia all'ospedale di Milano, dov'era ricoverato. Avrebbe compiuto 83 anni il 20 novembre.
Di Dal Pos si sanno due cose, ma fondamentali: è stato il primo portiere dell'hotel Bauer per oltre trent'anni, dal 1975 al 2008.
«Aveva cominciato facendo il portiere di notte in alberghi piccoli - ricorda il figlio Diego - poi andò al Cavalletto ma il grosso della sua vita lo trascorse fino alla pensione al Bauer».
Personaggio poliedrico (tra le sue passioni, quella per la barca) e con il senso degli affari, Dal Pos avrebbe voluto fare l'imprenditore e l'occasione si presentò nel 1991 quando rilevò l'hotel Bonvecchiati assieme al socio e amico Eligio Paties, titolare del ristorante Do Forni.
L'albergo aveva bisogno di un rilancio, così fu modernizzato e restaurato. Poi, i due soci raddoppiarono il Bonvecchiari acquistando il palazzo adiacente, che ospitava gli uffici dell'Enel, e ne fecero un hotel con lo stesso nome. Hanno lavorato insieme per 26 anni e poi hanno deciso di vendere.
«Poi si è ammalato - aggiunge il figlio, che è rimasto nel settore alberghiero - e diciamo che quando sarebbe potuto stare tranquillo non lo è stato affatto». Per Eligio Paties era più di un socio, ma un autentico amico e compagno di vita. «Abbiamo passato trent'anni bellissimi assieme - ricorda - e poi ad un certo punto della nostra vita e arrivati ad una certa età abbiamo deciso di vendere». Lascia la moglie e i figli Diego ed Elisa con quattro nipoti.
I funerali si svolveranno probabilmente a San Vendemiano, in provincia di Treviso, località in cui si trova la tomba di famiglia e dove lui aveva disposto di voler essere sepolto.
(m.f.)