Addio a Paolo, l'uomo dei dischi e dello storico negozio di musica, stroncato da un malore al Jazz festival

Domenica 24 Ottobre 2021 di Riccardo Petito
Paolo Burato

VENEZIA -  Purtroppo, una notizia che rattristerà molti appassionati di musica, dal rock al jazz all'avanguardia, di Venezia, soprattutto i meno giovani che hanno fatto in tempo a frequentare lo storico negozio di dischi Discoland, da anni chiuso, in campo San Barnaba: venerdì è infatti scomparso, causa malore, il titolare Paolo Burato, che a Venezia risiedeva in zona San Lorenzo.


IL NEGOZIO

Discoland rappresentava una sorta di paradiso in anni pre-internet e piattaforme streaming: vi si trovavano infatti vinili (negli ultimi tempi cd, poi videocassette e dvd) altrove introvabili, di importazione, ma anche bootleg rari ancora oggi nel pur vastissimo mare di internet. Alla chiusura del negozio, era seguita l'attività di fotografo e operatore video, per amore della musica soprattutto: seguiva infatti Festival e concerti, li riprendeva per passione, come nel caso del Festival Jazz&Wine of Peace di Cormòns, in Friuli. Proprio nel corso dell'ultima edizione, che dallo scorso giovedì si protrae fino a domani lunedì, la tragedia: venerdì nel primo pomeriggio l'improvviso malore, come racconta Paola Martini presidente del circolo Controtempo di Cormòns, che organizza il Festival: «Purtroppo Paolo si stava recando ad uno dei nostri numerosi appuntamenti live sparsi sul territorio - racconta ancora scossa - ed è stato colto da malessere, che si è capito subito però essere grave; all'arrivo immediato dell'ambulanza la situazione era già precipitata, e nulla è stato possibile fare per salvarlo». 
Per il Festival, una grave perdita: «Per noi era un amico fraterno - prosegue la Martini - non mancava mai a nessuna edizione, la sua passione era quella di fare filmati, possedeva un archivio sterminato, e filmava tutti i concerti, a noi poi dava un estratto che caricavamo nel nostro canale YouTube; venerdì sera dopo averlo ricordato dal palco, gli abbiamo dedicato il concerto serale, era il minimo che potessimo fare!».
Anche a Venezia, la notizia si è subito diffusa, in particolare tra i molti appassionati che ben conoscevano Discoland. Pure in occasione di concerti organizzati dal critico e curatore Enrico Bettinello, la presenza di Paolo era costante: «Scherzavamo spesso - ricorda Bettinello - nonostante non possedessi il lettore video blue-ray, mi omaggiava delle sue riprese in questo formato; lo avevo incrociato poche settimane fa, lo avevo visto un po' stanco, ma nulla più». Bettinello rievoca soprattutto il paradiso discografico che il negozio Discoland rappresentava in città, davvero un unicum, e su Facebook si rivolge direttamente all'amico scomparso: «Hai avuto il più indimenticabile negozio di dischi di Venezia» ha postato, per proseguire con le loro conversazioni: «A volte brusche, altre volte torrenziali... il tuo amore per la musica, il cinema, i tuoi borbottamenti sui tempi che cambiavano veloci... E poi, una volta chiuso il negozio, la tua nuova carriera di videomaker per i concerti, la dedizione per ogni dettaglio». 

 

Ultimo aggiornamento: 25 Ottobre, 09:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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