Minaccia di gettarsi dal balcone poi si barrica nei locali: ore di tensione al "Circus", 33enne bloccato e ricoverato

Lunedì 6 Giugno 2022 di Davide Tamiello
Il complesso residenziale dove sono dovute intervenire le forze dell'ordine
2

CHIRIGNAGO - Prima ha minacciato di lanciarsi dal balcone, poi ha si è barricato minacciando di farsi del male e di essere intenzionato a farne anche a chi avrebbe provato a dissuaderlo. È stato un pomeriggio intenso quello di ieri - domenica 5 giugno - per soccorritori  e forze dell’ordine al “Circus” di via Cavanis a Chirignago: oltre 4 ore di trattativa per cercare di salvare la vita a un 33enne tunisino con problemi psichici. Alla fine la vicenda si è chiusa senza feriti e senza danni: L’uomo, al termine delle operazioni, è stato ricoverato in ospedale a Mestre. 

L’ALLARME 

L’allarme è scattato ieri, nel primo pomeriggio.

Nel complesso di case popolari, a metà tra Ater e Comune: le urla del giovane hanno attirato subito l’attenzione del vicinato. L’uomo, infatti, era salito sul bordo del balcone facendo intendere di volersi lanciare nel vuoto. Sul posto, in pochi secondi, si sono precipitate le volanti della polizia, un mezzo dei vigili del fuoco e il personale del Suem. I pompieri hanno subito attrezzato il telone anti caduta, pronti a prendere il giovane in caso avesse deciso di mettere in atto il suo gesto.

A un certo punto, però, il 33enne è rientrato in casa. La polizia ha chiesto di poter entrare per sincerarsi delle sue condizioni, ma il giovane nordafricano ha risposto di no. Gli agenti, però, hanno insistito. A quel punto il 33enne ha alzato i toni: «Ho dei coltelli in casa, andatevene o li userò anche contro di voi». Da lì, quindi, è iniziata la seconda parte della trattativa.

I poliziotti hanno lavorato di fino per cercare di far abbassare la guardia al giovane, anche perché era chiaro a questo punto quanto avesse bisogno di aiuto. L’ingresso doveva servire, soprattutto, a spianare la strada ai medici del 118 che avrebbero dovuto prenderlo in carico. Non risultava all’Ulss, comunque, che il giovane tunisino fosse già in carico al centro di igiene mentale dell’azienda sanitaria. Da capire se si sia trattato, quindi, di uno choc momentaneo, di un malore, di un crollo nervoso o di un qualcosa legato al consumo di stupefacenti.


FINE DELLE OSTILITÀ
L’uomo ha ceduto solamente verso sera, intorno alle 19. Ha fatto entrare i poliziotti e non ha opposto resistenza: gli agenti, insieme al personale del Suem, hanno cercato di capire se fosse in grado di spiegare quale fosse il suo problema, ma ben presto si è capito che l’uomo non era lucido. A quel punto, con calma, con tutte le precauzioni del caso per evitare di agitarlo, gli agenti e il personale sanitario hanno preso l’uomo e l’hanno portato in ambulanza. Portato all’ospedale dell’Angelo, è stato ricoverato al reparto di Psichiatria.

Ultimo aggiornamento: 07:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci