Ragazzino afghano da solo sul traghetto: clandestino e positivo

Martedì 15 Settembre 2020 di Nicola Munaro
Ragazzino afghano da solo sul traghetto: clandestino e positivo
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VENEZIA La sua prima notte in questura, trattenuto lì perché nessuno sapeva dove poterlo portare, è stata quella tra domenica e ieri. Lui ha tra i 14 e i 16 anni, è afghano, è arrivato a Venezia da clandestino domenica pomeriggio. Ed è risultato positivo al coronavirus. Solo che non ha un posto dove andare e così gli agenti della polizia di frontiera che lo hanno in custodia si trovano ostaggio, a loro volta, di un pasticciaccio brutto di burocrazia, a sei mesi dall'inizio della pandemia da coronavirus e con fiumi d'inchiostro rovesciati su decreti e protocolli che, però, questo caso pare non l'abbiano previsto.

LA DENUNCIA
Francesco Lipari, segretario provinciale del sindacato di polizia Coisp di Venezia, la mette giù così: «Gli agenti della polizia di frontiera stanno gestendo il caso di questo ragazzino - spiega - Ha dormito l'altra notte in questura, ha mangiato con quanto servito alla mensa di Santa Chiara e ancora adesso (quando Lipari parla sono le 18 di ieri, ndr) è del tutto in carico alla polizia: ci sono agenti che lo controllano, tutti bardati anti-Covid, in attesa che qualcuno di più deputato si prenda cura di lui. Sono stati contattati Prefettura e Comune di Venezia - continua Lipari - ma nessuno ha saputo ancora risponderci: a sei mesi dall'inizio della pandemia non c'è ancora un protocollo delle istituzioni veneziane per gestire i minori in questo caso. La polizia di stato e di frontiera stata lasciata sola, abbandonata. Da 24 ore questo adolescente vive lì».

LA STORIA
Il ragazzo è sbarcato a Venezia, a Fusina, con un traghetto in arrivo dalla Grecia. Da clandestino, in una delle rotte tra le più battute. Probabile che abbia viaggiato all'interno di un cassone di un camion, come già fatto da tanti altri che avevano tentato la traversata in cerca di un destino migliore. All'attracco a Fusina il ragazzo è sceso, senza però riuscire a scappare ai controlli della polizia di frontiera che lo ha fermato e identificato. Non appena il ragazzo ha dichiarato di essere minore, gli sono state fatte firmare tutte le carte del caso - dal momento che è impossibile l'espulsione per i minori - e gli è stato fatto il tampone, a cui è risultato positivo e anche con qualche sintomo di febbre. L'esito fa scattare i contatti, ma la burocrazia frena tutto e il ragazzo resta negli uffici della polizia di frontiera in attesa del da farsi.

LA GIORNATA
Salgono a due i pazienti in Terapia intensiva per coronavirus: è il dato più importante del report di ieri pomeriggio di Azienda Zero che ha registrato le ultime 24 ore. Se in assoluto calano i pazienti ricoverati per via di una dimissione (23 alle 17 di ieri, contro i 24 di domenica) c'è un nuovo paziente in area critica all'ospedale dell'Angelo di Mestre, dove ci sono altri due pazienti ricoverati in Malattie infettive. Altri due pazienti sono al Civile di Venezia mentre sono 17 i malati Covid agli Infettivi di Dolo, dove c'è un ricoverato anche in Terapia intensiva. Il resto è sulla falsariga del trend degli ultimi giorni: 19 nuovi contagi (3.559 i casi e 420 i positivi) e nessun decesso.
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