Aggredito e picchiato dal branco per una sigaretta e qualche moneta

Mercoledì 3 Aprile 2019 di Davide Tamiello
Il luogo dell'aggressione in via Verdi
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MESTRE - Picchiato dal branco per una sigaretta. Un’altra aggressione in città a una settimana dal brutale pestaggio di un ventenne al centro commerciale “le Barche”. Vittima della violenza un 21enne mestrino, preso a calci e pugni lunedì sera da un gruppetto di sbandati in via Verdi. Tutto, a quanto raccontato da alcuni testimoni dell’accaduto, per i classici “futili motivi”.
 
LA DINAMICA
Il ragazzo, insieme alla fidanzata, intorno alle 21.30 sta raggiungendo degli amici in pizzeria per trascorrere la serata. Prima, però, si ferma dal tabaccaio di via Verdi per comprare le sigarette. Preso il pacchetto e il resto, però, gli si avvicina un altro giovane. Accento dell’est, l’atteggiamento invadente di chi vuole insistentemente qualcosa. Gli chiede una sigaretta, poi le monetine che ha appena messo in tasca. Non è chiaro che cosa succeda in quel momento, probabilmente però il ragazzo rifiuta e tira dritto. A quel punto, altri due sbandati, amici del primo, compaiono dal nulla, lo circondano e si scagliano contro di lui. Calci, pugni e schiaffi davanti ai presenti che tentano di dividerli. Il 21enne crolla a terra, accorrono anche gli amici dalla pizzeria. Arrivano anche le forze dell’ordine per calmare gli animi, ma intanto gli aggressori riescono a defilarsi. La fidanzata del giovane, per lo stress e la paura, ha un malore e perde i sensi. 
Ora starà agli investigatori cercare di ricostruire nei dettagli l’accaduto. Anche cercando tra i filmati delle telecamere della zona. Il 21enne, sotto choc, è tornato a casa: fortunatamente le lesioni non sono gravi. 
PRECEDENTI
I raid violenti, però, cominciano a essere frequenti: una settimana fa, appunto, un ventenne mestrino, dopo aver denunciato un tentato furto, era stato aggredito e massacrato di botte dalla baby gang degli amici dei responsabili, due ragazzi di 17 e 18 anni poi arrestati dalla polizia locale. Via Verdi, poi, qualche anno fa fu teatro di un’altra tremenda aggressione. Era il settembre del 2012, quando il 64enne Gabriele Sinopoli venne aggredito brutalmente e mandato in coma da sei giovani della zona. Sinopoli era morto 19 mesi dopo, mentre i sei giovani erano stati condannati complessivamente a 23 anni di carcere per lesioni gravissime, rapina e violazione di proprietà privata in concorso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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