Mestre, grandi opere in arrivo: «Rotatorie, ciclabili e cavalcavia per 900 milioni di euro»

Domenica 8 Gennaio 2023 di Elisio Trevisan
Mestre, grandi opere in arrivo: «Rotatorie e cavalcavia per 900 milioni di euro»

MESTRE - Oltre 900 milioni di euro nel 2023 per la mobilità nel territorio comunale. Una cifra e programma che stanno mettendo a dura prova gli uffici, non solo dell'assessorato alla Mobilità, ma anche di Lavori Pubblici, Urbanistica, del settore Espropri e di quanti sono chiamati a gestire una mole incredibile di gare, appalti e cantieri. «Per questo voglio ringraziare tutti, dirigenti e impiegati, non si risparmiano e continuano a lavorare anche di festa - commenta l'assessore comunale Renato Boraso - Se la città sta assumendo un nuovo aspetto, più moderno e al passo coi tempi in cui la mobilità è parte importante della vita di ogni giorno, è anche e soprattutto merito loro, oltre che del sindaco Luigi Brugnaro che ha saputo pescare dallo Stato e dall'Europa i fondi necessari per le opere, e dell'assessore al Bilancio che continua a tenere la barra dritta e a garantire un bilancio che consente di avviare gli interventi».
Interventi che, nel 2023, andranno da quelli micro, ma fondamentali, a quelli mega, come il nodo cruciale di rotatorie e cavalcavia davanti al Vega che apre una nuova porta cittadina «e aumenterà il valore delle aree e degli immobili di via Torino, finalmente non più una strada cieca», continua Boraso, che ricorda il mese di giugno come la data per l'inaugurazione «alla quale il sindaco chiamerà anche il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile dato che il Mit è stato fondamentale nel finanziare l'opera.

E a proposito di grandi cantieri, a maggio andranno in gara i lavori da 40 milioni di euro per la viabilità nuova del Bosco dello Sport».

I MICRO-INTERVENTI

All'estremo opposto ci sono i micro-lavori, tra i quali 48 passaggi pedonali e oltre un centinaio di collegamenti ciclabili in giro per la città: «L'intervento è in gara e a giugno partono i lavori, ognuno dei quali sarà poca cosa, tratti da un centinaio di metri o meno, ma che complessivamente consentirà di andare ovunque in città in totale sicurezza perché finalmente completeremo le piste ciclabili e i collegamenti tra di loro. Un esempio per tutti: via Casona non è connessa con il tratto iniziale di via Tina Anselmi all'altezza dell'aula bunker: sono 100 metri che molti studenti percorrono, attualmente in mezzo ai pericoli, per entrare nel parco Albanese e raggiungere le tante scuole della Bissuola». Per Boraso, insomma, il 2023 sarà l'anno delle tante inaugurazioni e delle opere in corso (tra le quali la sistemazione del cavalcavia superiore di Mestre ingresso Carbonifera e la messa in sicurezza del pezzo sotto alla Vempa per quasi 8 milioni di euro), ma sarà anche l'anno della programmazione, ossia del Pums, il Piano urbano della mobilità sostenibile: «Lo scorso dicembre la Città Metropolitana ha approvato quello per tutti i 44 comuni. Noi a Venezia entro gennaio siamo pronti per avviare la discussione sul Pums cittadino per terraferma, centro storico e Lido: incontreremo tutte le Municipalità, i consiglieri comunali e gli stakeholder per fare la sintesi delle osservazioni e trasmettere tutto alla Città Metropolitana. Entro il 2023 avremo il nuovo Pums e finalmente le tre porte della città, ossia i punti di interscambio di San Giuliano, Fusina e Tessera Montiron, diventeranno realtà dopo aver atteso per 24 anni».

TRASPORTO PUBBLICO

Il 2023 sarà anche l'anno della rivoluzione dei mezzi di trasporto pubblico dato che proprio quest'anno l'Amministrazione andrà in gara con 87 milioni di euro di fondi del Pnrr per acquistare 100 bus a idrogeno e 33 bus elettrici. «Un impegno per garantire una mobilità sempre più sostenibile dal punto di vista ambientale. E tornando alla viabilità del Vega, ricordo che gli uffici stanno approntando la progettualità per le due nuove rotatorie in via Torino, quella davanti al Gazzettino, alla sede in costruzione della Camera di commercio e dell'Università, e quella all'incrocio con viale Ancona: per metà del 2023 le imposteremo e avvieremo la sperimentazione. Non lontano da lì sono quasi finiti i lavori per il primo tratto di ciclabile tra viale Ancona e il Forte Marghera (con la piccola rotonda all'altezza di via Molmenti), a gennaio inaugureremo l'opera. E, nel frattempo, stiamo già lavorando per portare in Giunta entro l'anno l'altro pezzo di ciclabile, dall'incrocio con via Sansovino-viale Ancona fino a piazza Barche per realizzare il boulevard in riva al canal Salso». A settembre dovrebbe esserci l'inaugurazione, attesa da circa mezzo secolo, di un'altra ciclabile, quella che garantirà la connessione in sicurezza tra Marghera e Chirignago su via Trieste passando per il cavalcavia. Quanto ai nodi cruciali, da completare c'è anche quello ciclabile tra Marghera e Venezia, e a questo proposito il 2023 segnerà l'inizio dei lavori, con l'impegno di completarli entro l'anno, per realizzare, con 2,9 milioni di euro, il tratto dalla Città Giardino, passando per via delle Macchine davanti alla nuova piscina e, attraverso via del Commercio e via delle Industrie, arrivare fino all'innesto del sottopasso davanti al Vega da dove parte la ciclabile già esistente che, attraverso il ponte della Libertà, arriva a Venezia. «La prossima settimana illustrerò il progetto al presidente del Porto, Fulvio Lino Di Blasio, e mi auguro aiuti a risolvere la polemica sorta con Fincantieri per i nuovi parcheggi da realizzare dietro alla piscina a servizio dei dipendenti dello stabilimento - continua l'assessore Boraso - Come Amministrazione ci eravamo battuti per mesi e finalmente il compianto amministratore delegato Giuseppe Bono ci aveva dato soddisfazione, pronto ad avviare i lavori per i parcheggi che toglieranno dalle strade centinaia di automobili, ma da febbraio 2022 è tutto bloccato a causa dei pareri tecnici negativi del Porto. Un vero peccato perché, contemporaneamente, grazie a fondi React-Eu, entro il 31 dicembre prossimo completeremo anche la parte finale della ciclabile per Venezia, ossia dal ponte della Libertà fino al Tronchetto e, passando per il vecchio ponte abbandonato e la nuova area di interscambio bus, arriva in sicurezza all'imbarco dei ferryboat».
Continuando con le ciclabili, entro due mesi andranno in Giunta quelle del Lido per 3 milioni di euro, mentre entro breve andrà a gara il progetto per la pista tra Pellestrina e San Pietro in Volta: 5 chilometri lato mare che elimineranno l'assedio dei ciclisti sul lato laguna, quello abitato, e saranno pronti entro fine anno. In terraferma, ad aprile ci sarà l'inaugurazione della ciclopedonale di via Ca' Solaro, mentre per settembre finiranno i lavori del collegamento di 2 chilometri tra Favaro e Tessera.

IN SOSTITUZIONE DELL'ANAS

«Abbiamo, inoltre, approvato in Giunta e presto andrà a gara la ciclabilità di tre chilometri tra Asseggiano e la Gazzera, ed è in progettazione la ciclabile tra Campalto e Tessera lungo via Orlanda - aggiunge Boraso - Avrebbe dovuto realizzarla l'Anas, ma non potevamo aspettare oltre, così interverremo direttamente come Comune. E sempre il Comune entro un mese e mezzo avvierà il cantiere per il tratto di pista mancante lungo la laguna da Campalto a Tessera via Bazzera, passando per Forte Bazzera, fino allo sbocco dell'Osellino davanti all'aeroporto. Così nascerà un circuito verde tra parco di San Giuliano, Forte Marghera e Bosco di Mestre». Altre due opere inizieranno quest'anno ma verranno completate nel 2024, ossia la ciclabile Asseggiano-Gazzera e il bypass stradale di Ca' Solaro: «Entro due mesi andrà in Giunta il progetto da 1,5 milioni che consentirà di spostare il traffico pesante da via Pasqualigo e Ca' Solaro alla Regionale 14».
 

Ultimo aggiornamento: 9 Gennaio, 11:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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