Il Comune di Venezia compra il moderno multisa Img Cinemas di piazzale Candiani

Mercoledì 4 Novembre 2020 di Elisio Trevisan
MESTRE L'Img Cinemas, mutisala in piazzale Candiani

CINEMA
MESTRE La Giunta comunale ha votato all’unanimità l’acquisto del cinema multisala Img Cinemas della famiglia Furlan. Ora la delibera dovrà passare in Consiglio comunale, e si vedrà se anche le opposizioni con il Pd in particolare approveranno l’operazione unendosi alla maggioranza nel salvataggio di una realtà che ha riqualificato l’intera area del Candiani destinata altrimenti al degrado, ma la cosa ormai è comunque fatta. E per Ca’ Farsetti è un affare dato che per 2 milioni di euro si porta a casa la proprietà del multisala, della piazza e dei negozi attorno che Gianantonio Furlan aveva costruito e restaurato, con la progettazione dell’ex assessore Giovanni Caprioglio, per una spesa di 16 milioni di euro, purtroppo molto più di quanto aveva preventivato.
L’ACCORDO
In sintesi con la Variazione di bilancio approvata ieri, il Comune si riprende il diritto di superficie che aveva ceduto a Furlan per 60 anni (e che tra l’altro l’imprenditore non pagava da anni a causa delle difficoltà economiche), acquisisce con un prezzo bassissimo i vari edifici e spazi, ed evita il fallimento dell’impresa che avrebbe creato un altro buco nero in città, oltre a comportare la necessità di mettere all’asta gli edifici per risarcire gli istituti di credito, rischiando di disperdere un patrimonio di interesse pubblico. Gianantonio Furlan, dal canto suo, rimarrà come gestore in affitto dell’Img per altri 12 anni dopodiché il Comune varerà un bando di gara per l’assegnazione del multisala cui naturalmente, se vorrà, potrà partecipare lo stesso Furlan. Per l’imprenditore che, stando al giudizio degli esperti di settore, ha costruito una delle sale più belle d’Europa, la storia non è ancora finita dato che dovrà chiudere la vicenda anche con le banche che avanzano i soldi anticipati per l’investimento e con le quali ha delineato un accordo per pagare una cifra e chiudere la fase concordataria. Gianantonio Furlan ha ancora una quindicina di dipendenti ai quali riuscirà così a garantire l’occupazione e, anche se non più come proprietario, riuscirà a far vivere il multisala del cuore cittadino.
La famiglia Furlan ha altri immobili di proprietà a Mestre, tutti legati all’ex impero costruito da Alfredo Furlan legato a teatro e cinema: dal Cinema-Teatro Corso in Corso del Popolo costruito nel 1949, al San Marco nell’omonimo viale realizzato nel 1963 con il più grande schermo del territorio, dall’Excelsior in piazza Ferretto fino al Palazzo nell’omonima via. L’unico edificio che ancora proietta film è il multisala Palazzo, gli altri sono tutti in vendita da anni ma senza successo perché il mercato degli immobili commerciali langue. 
LA STORIA
Erede di Alfredo come “costruttore di cinema”, Gianantonio, con altri della famiglia, prima di tornare a Mestre nei primi Duemila e intraprendere l’avventura dell’Img, un vero moderno multisala urbano, aveva realizzato i grandi multiplex di Silea, Pradamano, Trieste e Limena, venduti nei primi dieci anni del Duemila alla società “The Space” controllata al 51% dai Benetton.
Tornato a Mestre, la sua città che in realtà non aveva mai abbandonato continuando ad avere gli uffici amministrativi sopra al Corso, si trovò a dover affrontare la crisi dei vecchi cinematografi cittadini, assediati dai grandi multisala in periferia, facili da raggiungere con l’auto e sorta di centri del divertimento con birrerie, ristoranti e negozi ma dei quali, per chi è del mestiere, già si intravedevano i primi segnali di cedimento. Decise, così, di chiudere tutte le sale, eccetto il Palazzo che era stato rinnovato e trasformato in piccola multisala, e di riunire l’attività in un unico edificio moderno, con tecnologie all’avanguardia per immagini e suono. Fu così che approdò al “buco” a fianco del centro culturale Candiani, un’arena all’aperto praticamente mai utilizzata come tale e abbandonata, oltre che polo di attrazione, assieme al piccolo giardino retrostante, per spacciatori e tossicodipendenti. L’inaugurazione avvenne a novembre del 2013 e l’area in pochi anni riprese vita. Sette anni dopo si volta pagina.
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Ultimo aggiornamento: 08:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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