MESTRE - A trecentosessanta gradi, quindi senza scartare nessuna ipotesi.
LE INDAGINI
È l'interrogativo che accompagna le prime ore successive alla scoperta, a Marghera, del cranio e di altre parti dello scheletro: un femore, il bacino, alcune ossa della cassa toracica e della spina dorsale. Sullo scheletro qualche brandello di vestiti sullo sterno e dei jeans consumati dall'esposizione all'aria aperta e in un campo. Poi due scarpe di marca Vans, una ancora indossata dal cadavere e una poco distante. Il sostituto procuratore Federica Baccaglini ha aperto un fascicolo d'indagine: nessun indagato né un reato, in attesa che la polizia locale depositi una prima informativa. Il passo successivo sarà quello di incaricare un medico legale di analizzare le ossa ritrovate per capire il sesso, l'età e la data a cui risalirebbe il decesso. Il cranio piccolo aveva fatto pensare, in un primo momento, che si trattasse di una donna: ipotesi al momento non confermata. Così come le Vans sono scarpe indossate tanto da uomini quanto da donne. Decisivi, quindi, gli accertamenti medici. Ma l'esame di laboratorio sarà utile per capire anche come sia morta la persona: le indagini sui resti infatti potrebbero individuare una frattura alla testa o al collo - come in altre zone - risultate poi fatali e non ancora individuate dalla prima ricognizione di lunedì sera. A rendere tutto più complicato, le condizioni di ciò che rimane del cadavere: rimasto per troppo tempo all'aria aperta e in balia delle intemperie.
LA LISTA
Verrà scandagliata anche la lista delle denunce delle persone scomparse nel Veneziano. Così come, una volta estratto il dna dalle ossa, verrà comparato con quelli archiviati nelle banche dati delle forze dell'ordine. Del caso se ne occuperà stasera la trasmissione Chi l'ha visto?.
La speranza è di trovare, nelle vicinanze delle ossa, un qualcosa che possa permettere di risalire all'identità della persona: un orologio, un gioiello, una medaglietta. Segni identificativi che possano far luce sul mistero di Marghera.