LIDO - «Subito un tavolo per discutere, affrontare e risolvere il problema dell'abbandono in cui, ormai da troppi anni versa l'hotel Des Bains». L'annuncio giunge dal nuovo sottosegretario ai Beni Culturali, Vittorio Sgarbi.
L'IMPEGNO
Sgarbi l'altroieri, alla domanda se l'hotel Des Bains visto anche il suo ruolo - sarà messo all'attenzione del nuovo esecutivo guidato dalla premier Giorgia Meloni, e in particolare del nuovo Ministro ai Beni culturali, Gennaro Sangiuliano ha risposto così: «Assolutamente sì. Del Des Bains me ne occuperò io direttamente tra le mie aree di delega. Intendo venire al più presto al Lido di persona e fare un sopralluogo e verificare in presenza lo stato dei luoghi. E poi ci vuole subito un tavolo di lavoro sul Des Bains, con il coinvolgimento certo del Governo nazionale, ma anche di tutte le istituzioni locali; Regione e Comune, dei diversi interlocutori che hanno voce in capitolo.
LA PARTECIPAZINE
Perché la partita è complessa e delicata, non si risolve dall'oggi al domani in pochi passaggi, e perciò c'è bisogno del contributo di tutti. Per questo va istituito un tavolo di lavoro permanente. Al di là del valore simbolico e culturale, va ricordato che l'edificio è proprietà privata, e non pubblica, nel fondo immobiliare gestito da Coima Sgr con il Ceo, Manfredi Catella. Quest'estate sono stato già stato una volta a trovare Catella, mi ha spiegato che per l'edificio ci sono dei progetti in fase di definizione e mi ha anche rassicurato sul fatto che non verrà trasformato in un ennesimo condominio con appartamenti di lusso, Ora, anche in virtù del mio incarico, tornerò a trovare Catella anche per capire se ci sono stati sviluppi e novità per il futuro del Des Bains. Dei progetti ci sono ma proprio per questo serve un'azione congiunta e coordinata tra tutti gli enti». Infine un pensiero al cda della Biennale che, in carica dal 2019, scadrà a fine 2023. «Con il presidente Roberto Cicutto posso dire di avere un ottimo rapporto e la Biennale quest'anno è stata davvero molto buona. Non so cosa intenda fare il presidente e comunque la questione delle nomine non è oggi all'ordine del giorno in questo momento».