Ancora una piccola "gemma" di letteratura d'antan della veneziana Ediciclo, la casa editrice di Portogruaro attiva dal 1987 e specializzata in pubblicazioni sportive e ciclistiche in particolare. Proprio dal mondo delle due ruote o dell'anticavallo (cit. Gianni Brera) ecco il cantore della bici Gino Cervi cimentarsi in un viaggio-biografia con "La Fabbrica della nebbia" (90 pagine, 9.50 euro).
Cosa succede se uno nasce dentro la nebbia?, si chiede Cervi che è un pavese vissuto a Milano e tornato poi alla confluenza fra Po e Ticino cioè a Pavia. Ovvero in un posto dove la nebbia si “produce in serie” ed è da sempre una presenza quasi parentale, una vicina di casa, anche un po’ invadente, dentro la quale uno non può fare a meno di imbattersi. E anche il Nordest ne sa qualcosa, ovviamente, con in primis i nebbioni del Polesine, ma anche di tutta la Pianura fino alle Lagune senza tralasciare la Pedemontana e tutti i fondovalle.
La nebbia, però, bisogna conoscerla, anche se non per evitarla, ammonisce Cervi. «Chi pensa che sia semplicemente un fenomeno atmosferico, si sbaglia di grosso. Così come per gli eschimesi la neve è un mondo, chi nasce dentro la sua “fabbrica” sa bene che c’è nebbia e nebbia».
Il libro è anche storico-letterario perchè ricorda e propone la nebbia nelle citazioni celebri, nelle canzoni e nei romanzi (tipo il commissario Maigret) , nelle poesie – quella degli “irti colli” - nei quadri e nelle foto, da Turner a Ghirri, e nei film: "Porto delle nebbie", "Rocco e i suoi fratelli", Amarcord… Ovviamente anche negli eventi sportivi per poter evocare i colori rossoneri in epiche battaglie a San Siro avvolto, manco a dirlo, nella nebbia.