VENEZIA - Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ritiene «sia fondamentale il rifinanziamento della Legge speciale per eseguire gli interventi necessari a 'salvare Venezia', la cui manutenzione è straordinaria e con costi a dir poco 'speciali'». Il giudizio è stato espresso dopo una serie di sopralluoghi di Brugnaro in alcune delle zone interessate dai lavori di ripristino delle rive. Ammontano a circa 30 milioni gli interventi che l'Amministrazione comunale sta mettendo a gara o sta eseguendo solo per il ripristino delle rive maggiormente danneggiate. «Venezia - ha detto Brugnaro - è patrimonio dell'Umanità e quindi è necessario che a tutti i livelli si intervenga per tutelarla». «Il Comune - ha spiegato - sta facendo la sua parte, sta procedendo con un piano emergenziale su rive e fondamenta in centro storico e nelle isole, ma è indispensabile ottenere in tempi rapidi il rifinanziamento della Legge speciale.
Da qui l'appello rivolto in primis al Governo, a cominciare dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e dal ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini. «I fondi stanziati a titolo di rifinanziamento della Legge speciale per Venezia termineranno nell'annualità 2024, ultima tranche del lotto di 285 milioni messi nel 2017 dall'allora governo Gentiloni. Senza, non sarà pertanto più possibile provvedere alla necessaria alla salvaguardia della Città» . La richiesta unitaria e trasversale del Consiglio comunale, già proposta nel 2020 al Governo Conte e reiterata ai successivi, è quella di rifinanziare in modalità pluriennale e strutturale la Legge speciale per Venezia, con risorse da conferire direttamente ai bilanci del Comune di Venezia e degli altri Comuni di Gronda, per un importo di 150 milioni di euro l'anno per i prossimi dieci anni.