"Fuga" dalla Lega, Stefani punge Forza Italia: «Noi siamo diversi»

Martedì 12 Settembre 2023 di Angela Pederiva
Alberto Stefani

Con 46 pullman in partenza per Pontida, una lista di "legati elettorali" per 23 dei 321 Comuni al voto e 8.000 tessere già emesse, la Liga Veneta conta di ricucire lo strappo delle uscite verso Forza Italia. «La Lega è un partito che ha voglia di guardare avanti», ha dichiarato ieri sera Alberto Stefani, al termine del direttivo nella sede di Noventa Padovana. Pare che venerdì il segretario regionale ufficializzerà la posizione sui cambi di casacca («Il comportamento degli alleati? Fi fa il suo, ma noi abbiamo un'impostazione diversa», ha commentato con i colleghi), ma intanto la maggioranza serra i ranghi in vista del raduno di domenica, al quale Matteo Salvini ha invitato anche Marine Le Pen: un'inaspettata presenza che sembra appassionare la base molto meno della questione migranti, sulla quale è stato però assicurato un incontro fra i sindaci e il sottosegretario Nicola Molteni.

L'ANNUNCIO

A dare l'annuncio è stato lo stesso Stefani, in apertura di seduta, verosimilmente per sminare la polemica che rischiava di scoppiare in consiglio, visto il malumore che circolava nelle chat prima della riunione. Non c'è ancora una data, ma il sottosegretario Molteni è stato chiamato a spiegare come il ministero dell'Interno sta gestendo una situazione che provoca molto disappunto nel territorio. Nell'attesa, i leghisti si preparano ad invadere il "pratone" bergamasco, dato che è stato confermato «il raggiungimento dell'ambizioso obiettivo»: 2.500 i militanti del Veneto (prima regione secondo gli organizzatori) che arriveranno in corriera, contando 10 mezzi sia da Padova che da Verona, 7 ciascuna dalle province di Treviso, Venezia e Vicenza, 2 da Rovigo e 1 da Belluno, ai quali se ne aggiungeranno altri 2 per il movimento giovanile. Saranno allestiti 50 stand attorno al palco da 50 metri, su cui Salvini farà salire Le Pen. «Una donna straordinaria, aperta, curiosa, culturalmente evoluta che non esclude nessuno», l'ha descritta ieri il leader federale, alludendo alla chiusura opposta dall'azzurro Antonio Tajani all'estrema destra: «Io non mi permetto di dire agli alleati di centrodestra che non voglio tizio o caio, quindi conto che il centrodestra unito in Italia lo sia anche in Europa».

LE COMUNALI

Ma nel 2024 non ci saranno solo le Europee: in Veneto saranno aperte le urne per metà dei municipi. Per quelli sopra i 15.000 abitanti, i Stefani ha assegnato ai membri dei consigli regionale e provinciali (e quindi anche ai rappresentanti della minoranza) «la responsabilità di dare una mano ad un Comune al voto»: per esempio Riccardo Barbisan a Mogliano Veneto, Dimitri Coin a Preganziol, Giuseppe Canova a Paese, Alessandro Aggio a Cadoneghe, Marcello Bano a Rubano, Giuseppe Pan a Monselice, Sergio Vallotto a Spinea, Andrea Tomaello e Giulia Barazzuoli a Rovigo, Roberto Ciambetti a Schio, Mara Bizzotto ad Arzignano e così via. Il segretario comunque «verificherà personalmente le trattative per i Comuni di maggiore rilevanza in ciascuna provincia»: Portogruaro (con Ketty Fogliani), Vittorio Veneto e Bassano del Grappa.

I GAZEBO

È stato ratificato «all'unanimità» il nuovo think-tank di formazione politica, presentato dal responsabile Tiziano Bembo.
Infine con l'inizio dell'autunno torneranno i gazebo. «Il tesseramento della Lega in Veneto ha dichiarato Stefani è in crescita costante: ci siamo posti l'obiettivo di superare le 10.000 tessere entro la fine dell'anno. Oggi abbiamo superato quota 8.000, ad ottobre (già fissate le date di sabato 7 e domenica 8, ndr.) organizzeremo 2 week-end di tesseramento e informazione sull'autonomia».

Ultimo aggiornamento: 09:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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