Jesolo. Aggressione all'autista del bus: «Daspo per i passeggeri violenti»

Mercoledì 10 Maggio 2023 di Giuseppe Babbo
Aggressione all'autista del bus: «Daspo per i passeggeri violenti»

JESOLO - «Daspo per i viaggiatori aggressivi sui bus». È la proposta lanciata da Federica Vedova, segretaria generale della Filt-Cgil di Venezia, che assieme al coordinatore del settore Trasporto pubblico locale del Veneto Orientale Gianluca Migliaccio sta predisponendo un dossier sulle violenze, verbali e fisiche, ai danni del personale delle aziende di trasporto.

L'ULTIMO EPISODIO

L'ultimo caso è accaduto sabato a Jesolo, ai danni di un conducente dell'Atvo aggredito da una baby-gang.

Contro di lui si sono scagliati una decina di giovanissimi, prima con insulti e bestemmie, poi con un pugno che l'ha colpito a una tempia. Trasferito al pronto soccorso di via Levantina, all'autista i medici hanno riscontrato venti giorni di prognosi. Tutto sarebbe nato perché il bus della linea 5, quello che collega Jesolo con Punta Sabbioni, non effettua più le fermate urbane e per questo altri ragazzi sono rimasti a terra. Quanto è bastato per scatenare l'aggressione. Sull'episodio indaga la polizia del Commissariato di Jesolo. Ferma la presa di posizione dell'Azienda di trasporti, che ha già annunciato che nei weekend estivi, nelle stazioni di Mestre e Jesolo, quelle considerate più "a rischio", saranno presenti dei vigilantes per monitorare i passeggeri in salita nei bus. «Ma non basta dice la segreteria generale della Filt Cgil di Venezia L'episodio di sabato conferma che l'aggressione agli autisti, fenomeno in netto aumento che sta riguardando un po' tutti i mezzi di trasporto pubblico, può accadere anche dopo la fermata. L'ideale, per noi, sarebbe avere due persone a bordo dei mezzi: l'autista e un controllore, non solo per il controllo dei biglietti, ma anche dei comportamenti. Siamo consapevoli che questa rimane una soluzione di difficile attuazione».

MODELLO-BOLOGNA

Ed è per questo che dalla Cgil si sta pensando ad un modello simile a quello già introdotto per i viaggiatori dell'aeroporto di Bologna. «I passeggeri violenti, sia fisicamente che verbalmente prosegue Vedova rimangano a terra. Il problema è che la violenza è stata sdoganata: aggredire un autista o qualsiasi altro dipendente sembra sia diventata la normalità. Nella realtà servono scelte forti per far capire che questo modo di fare non è minimamente accettabile. Noi proponiamo un cambio culturale: per questo cercheremo di avviare un tavolo di lavoro con il prefetto, meglio ancora se con i sindaci di quei comuni che a breve rischiano di avere certi tipo di criticità a livello di sicurezza». Ad intervenire è anche Marino De Terlizzi segretario regionale della Fit Cisl: «Purtroppo il fenomeno della violenza al personale commenta - è in costante aumento. La Fit Cisl sta promuovendo da tempo una campagna per sensibilizzare le istituzioni e le autorità competenti a promuovere azioni deterrenti per questo tipo di reati, purtroppo con risultati non del tutto soddisfacenti. Uno dei primi provvedimenti legislativi da intraprendere sarebbe conferire la qualità di agente di pubblico servizio e sicurezza al personale durante lo svolgimento del servizio».

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