JESOLO - «Daspo per i viaggiatori aggressivi sui bus». È la proposta lanciata da Federica Vedova, segretaria generale della Filt-Cgil di Venezia, che assieme al coordinatore del settore Trasporto pubblico locale del Veneto Orientale Gianluca Migliaccio sta predisponendo un dossier sulle violenze, verbali e fisiche, ai danni del personale delle aziende di trasporto.
L'ULTIMO EPISODIO
L'ultimo caso è accaduto sabato a Jesolo, ai danni di un conducente dell'Atvo aggredito da una baby-gang.
MODELLO-BOLOGNA
Ed è per questo che dalla Cgil si sta pensando ad un modello simile a quello già introdotto per i viaggiatori dell'aeroporto di Bologna. «I passeggeri violenti, sia fisicamente che verbalmente prosegue Vedova rimangano a terra. Il problema è che la violenza è stata sdoganata: aggredire un autista o qualsiasi altro dipendente sembra sia diventata la normalità. Nella realtà servono scelte forti per far capire che questo modo di fare non è minimamente accettabile. Noi proponiamo un cambio culturale: per questo cercheremo di avviare un tavolo di lavoro con il prefetto, meglio ancora se con i sindaci di quei comuni che a breve rischiano di avere certi tipo di criticità a livello di sicurezza». Ad intervenire è anche Marino De Terlizzi segretario regionale della Fit Cisl: «Purtroppo il fenomeno della violenza al personale commenta - è in costante aumento. La Fit Cisl sta promuovendo da tempo una campagna per sensibilizzare le istituzioni e le autorità competenti a promuovere azioni deterrenti per questo tipo di reati, purtroppo con risultati non del tutto soddisfacenti. Uno dei primi provvedimenti legislativi da intraprendere sarebbe conferire la qualità di agente di pubblico servizio e sicurezza al personale durante lo svolgimento del servizio».
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