Venezia, incidente mortale sul ponte della Libertà: «Serve una nuova strada d'accesso alla città lagunare o vie di fuga»

Martedì 29 Agosto 2023 di Giulia Zennaro
Venezia, incidente mortale sul ponte della Libertà: «Serve una nuova via d'accesso alla città lagunare»

VENEZIA - L'incidente di ieri sul ponte della Libertà riporta all'attualità una tematica ben nota agli abitanti di Venezia e a chi accede alla città per lavoro o turismo: la viabilità del ponte, unica via di accesso terrestre alla città lagunare.

La tragedia della turista francese, morta in un incidente in moto, probabilmente a causa dell'asfalto bagnato, pone l'attenzione anche sul tema della sicurezza stradale e del ripensamento delle infrastrutture. «Parliamo di un ponte costruito ormai svariati decenni fa, non certo di un'opera all'avanguardia», osserva Giorgio Capuis, presidente Aci Venezia. «Venezia è un'isola da 1600 anni ed è normale che ci siano dei disagi quando si blocca l'unica via d'accesso. Per questo è necessario che le istituzioni pensino a delle soluzioni per alleggerire i disagi. Penso, ad esempio, all'alternanza dei sensi di marcia e alla creazione di due carreggiate. Oppure la creazione di una seconda via di accesso a Venezia. Potrebbe essere il momento di pensare a creare un secondo ponte, chiaramente si tratta di un'infrastruttura dalla realizzazione lunga e complessa e spetta alle istituzioni e ai tecnici valutarne la fattibilità».

COLLO DI BOTTIGLIA

Sulla necessità di ripensare la viabilità della città lagunare è d'accordo anche Paolo Bonafè, segretario comunale di Azione, che sottolinea come questo sia solo l'ennesimo di una lunga serie di incidenti che dimostrano come Venezia sia impreparata a gestire le emergenze legate alla viabilità. «Il Ponte della Libertà è un collo di bottiglia inevitabile e non sono prevedibili altre vie d'accesso automobilistiche. Però restano ancora un mistero le motivazioni che hanno portato a non aver creato delle aperture di carreggiata nei due sensi, sia sul ponte che lungo le carreggiate da e per Venezia, per deviare il traffico e per percorrere il ponte a senso unico alternato quando una delle due carreggiate fosse risultata bloccata. Il ponte va reso una Ztl riservate agli aventi diritto, come accade in altre città. Auspichiamo l'approvazione in tempi rapidi del Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile e la realizzazione dei terminal di appoggio per raggiungere la città storica con motobattelli o con tram, bus o treno da San Giuliano o dai Pili».

Ultimo aggiornamento: 30 Agosto, 11:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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