Hotel e ostello sui siti: tutto abusivo a due passi da Piazza San Marco

Sabato 25 Febbraio 2023 di Nicola Munaro
Polizia locale a Venezia

VENEZIA - Nelle decine di strutture passate al setaccio da polizia locale e guardia di finanza durante il Carnevale, i casi più eclatanti erano a due passi dalla piazza simbolo di Venezia, San Marco.

LA SCOPERTA
In calle larga XXII Marzo - una delle arterie più importanti della città - vigili e finanzieri hanno scoperto un ostello abusivo in tutto e per tutto, con oltre 50 posti letto. Ai clienti si offriva anche la colazione e il servizio di deposito bagagli. Tutto era pubblicizzato sui principali siti internet ma tutto era abusivo. Per l'ostello è scattata la procedura di sospensione dell'attività e sono state staccate sanzioni amministrative.
Senza alcuna autorizzazione anche una struttura che si comportava come un vero e proprio hotel con tanto di cambio lenzuola giornaliero nelle stanze dei clienti. L'hotel - perché alla fine di questo si trattava - poteva ospitare venti posti letto e a chi alloggiava in struttura era anche offerta la colazione a buffet. Oltre ai verbali, sono scattate anche le sanzioni da parte dell'Ulss 3 Serenissima. Entrambi i locali erano gestiti da italiani.
Nel mirino delle forze dell'ordine sono finiti 12 appartamenti dati in affitto a turisti: otto erano utilizzati abusivamente come locazioni turistiche (il che significa inoltre che non registravano i documenti degli ospiti come previsto dalla normativa anti terrorismo) mentre altre quattro avevano una capacità ricettiva (in termini di stanze e posti letto) inferiore a quella effettivamente riscontrata in sede di accesso (11 camere e 25 posti letto).

Altre 30 strutture (anche queste quasi tutti appartamenti di locali) sono state sanzionate per varie violazioni amministrative alle prescrizioni imposte dalla normativa regionale. Nel solo mese di febbraio vigili e fiamme gialle hanno verificato più di 65 strutture: tra le violazioni principali anche il mancato versamento della tassa di soggiorno che ha prodotto multe per 29mila euro.

LE FESTE
C'è poi stato il fronte delle feste in maschera, cuore della tradizione del Carnevale in città. La finanza e la polizia locale ne hanno scoperte quattro (alcune tra le più grosse e famose) che di fatto erano abusive.
Il problema sta nel fatto che anche in una città storica come Venezia non si può derogare la Scia obbligatoria per l'agibilità prevista dal Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, il Tulps. In molti casi viene ignorata questa pratica senza considerare, però, che infrangere il Tulps è comunque una violazione penale. Le feste, nei palazzi nobiliari della città, hanno visto l'ispezione in forze di finanza, polizia locale, ispettorato del lavoro, vigili del fuoco e Siae. Sono state controllate le regolarità dei contratti di lavoro e della tracciabilità dei metodi di pagamento, identificando centinaia di lavoratori e addetti oltre a decine di operatori economici, tra ditte individuali e società. Trenta lavoratori in nero (uno di questi percepiva anche il reddito di cittadinanza) mentre un'altra decina erano irregolari.
 

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