Venezia. Hotel Bauer, proprietà insolvente e restauro fermo: allarme lavoratori

Venerdì 8 Dicembre 2023 di Marta Gasparon
Hotel Bauer, proprietà insolvente e restauro fermo: allarme lavoratori

VENEZIA - Signa Holding Group, la più grande società immobiliare privata austriaca, qualche giorno fa ha presentato ufficialmente istanza di insolvenza, di fatto condannando il destino dell'hotel Bauer, rilevato proprio dal Gruppo nel 2020, ad un'incertezza che sta già iniziando ad allarmare dipendenti e sigle sindacali.

A preoccupare sono soprattutto i grossi lavori di ristrutturazione a cui l'albergo di San Moisè ha cominciato ad essere sottoposto poco più di un anno fa, dal novembre 2022, tuttavia fermatisi improvvisamente. «Sono stato avvisato della cosa proprio questa mattina (ieri, ndr) commenta Riccardo Vitulo, segretario Uiltucs . Non sappiamo ancora se lo stop sia legato alle festività di questi giorni o a quanto accaduto a Signa Holding. Al momento le incertezze sono molte, ma la guardia è alta: in base a ciò che accadrà, interverremo con ogni mezzo necessario per garantire la tutela dei dipendenti».

LA VICENDA

Se inizialmente il Bauer contava una novantina di lavoratori fissi (più i 110 stagionali), quelli attualmente rimasti sono una ventina. Gli stessi che hanno potuto contare sull'ammortizzatore sociale, in attesa di riprendere la normale attività. Una strada che ora rischia di preannunciarsi tutta in salita e che porta con sé una serie di interrogativi a cui i referenti di Setten Genesio Spa, l'impresa esecutrice, allo stato attuale non vogliono sottoporsi, invitando ad attendere le parole ufficiali della direzione dell'azienda. Intanto all'esterno dell'albergo campeggia da mesi una vistosa impalcatura, con una serie di scritte in bella vista che avvertono che l'hotel veneziano di lusso, con affaccio sul Canal Grande, riaprirà le porte al pubblico non prima della fine di marzo 2025. Una previsione che, alla luce di quanto accaduto in questi giorni a Signa, viene da domandarsi se sarà realmente rispettata o meno. Va ricordato come la gestione dell'intero complesso del Bauer - aperto nel 1880 e appartenuto per più generazioni alla famiglia Bortolotto Possati, poi venduto al fondo di investimenti americano Elliott - sia stata affidata alla compagnia Rosewood Hotels & Resorts, chiamata a prenderne le redini non appena la vasta operazione di restyling integrale sarà portata a termine. E la cui direzione, nonché il progetto, è stata affidata agli architetti Alberto Torsello e Chiara Grego. Le importanti difficoltà che sono ormai state rese pubbliche da Signa Holding, lasciano presagire che il Gruppo potrebbe presto trovarsi costretto a vendere l'hotel. Pare tra l'altro che il proprietario dell'Hilton Molino Stucky, l'imprenditore pugliese Leonardo Marseglia, avesse già espresso una manifestazione d'interesse nei confronti del Bauer, tuttavia conclusasi con un nulla di fatto. Domande e dubbi in queste ore non possono che accavallarsi e nel frattempo c'è chi ancora ricorda l'asta che era stata indetta a Milano, dedicata alla mobilia dello storico albergo della città d'acqua proprio a causa del restauro completo dei suoi spazi.

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