Germano Mancini morto a Cuba, l'autopsia: «Sepsi dovuta a broncopolmonite e danni multipli agli organi»

Abitava a Noale con la moglie ed aveva un figlio 20enne

Martedì 23 Agosto 2022 di Redazione Web
Germano Mancini morto a Cuba, l'autopsia: «Sepsi dovuta a broncopolmonite e danni multipli agli organi»
2

SCORZE' - Non è ancora chiaro quando potrà tornare in Italia la salma di Germano Mancini, il 50enne comandante dei carabinieri di Scorzè  morto a Cuba dopo il presunto contagio da vaiolo delle scimmie (annunciato come primo caso ufficiale dell'isola e ora purtroppo anche primo deceduto). E ci sono diversi elementi ancora da accertare. Il ministero della Salute italiano «non ha ricevuto conferme scientifiche dalle autorità sanitarie locali ed è al lavoro per acquisire elementi» sul tragico caso. 

Il militare veneziano si era sentito male due giorni dopo essere arrivato a Cuba con due amici. In queste ultime ore l'ambasciata d'Italia all'Havana è in stretto contatto con le autorità del governo cubano. A quanto si è appreso, il fine settimana ha rallentato in una certa misura l'espletamento delle normali attività burocratiche, ed in particolare la consegna alla rappresentanza italiana delle cartelle cliniche contenenti il decorso clinico e l'autopsia che ha attribuito la morte a «sepsi da broncopolmonite a germe non specificato e danno multiplo di organi».

Nello stesso tempo la cancelleria consolare italiana sta anche portando avanti le pratiche per il rientro della salma di Mancini, appena possibile. Infine l'ambasciata d'Italia sta anche provvedendo a facilitare il rientro in patria prima del previsto dei due cittadini italiani che avevano intrapreso il viaggio a Cuba insieme all'ufficiale dei carabinieri.

Nella sua città natale, Pescara, Mancini lascia la madre anziana di 88 anni. La famiglia del carabiniere è originaria di Colle Renazzo di Pescara, aveva altri 4 fratelli: uno carabiniere, un altro guardia giurata, un altro ancora poliziotto penitenziario. A quanto risulta Mancini da anni risiedeva in Veneto e al momento non è dato sapere se la salma verrà trasportata nel cimitero pescarese.

La nota del ministero della sanità cubano

Nella giornata di ieri il ministero della sanità cubano ha rilasciato una nota in cui comunica la morte del turista. Si legge: «Come riferito alla nostra popolazione, il primo caso di vaiolo delle scimmie a Cuba è stato diagnosticato il 20 agosto: un paziente maschio di 50 anni di nazionalità italiana, arrivato nel Paese come turista il 15 agosto di quest'anno. Il paziente ha subito un'evoluzioene rapida e grave ed è rimasto in condizioni critiche e instabili dal 18 agosto, per poi morire nel pomeriggio del 21 agosto. Il referto necroscopico effettuato presso l'Istituto di Medicina Legale ha evidenziato che la causa del decesso è stata una sepsi dovuta a broncopolmonite causata da un germe non specificato e danni multipli agli organi. Allo stesso modo, attraverso gli studi effettuati fin dall'inizio per cercare possibili cause associate che potessero condizionare la sua gravità, sono state escluse altre patologie di eziologia infettiva. In seguito alle azioni di controllo del focolaio previste dal protocollo approvato per la prevenzione di questa malattia nel Paese, i contatti del paziente, finora asintomatici, vengono tenuti isolati».

Il ricordo del sindaco

«Bisogna essere cauti sulle cause della morte del luogotenente Mancini, documenti non ce ne sono, anche i familiari e gli stessi Carabinieri non sanno dire ancora nulla di preciso». Lo ha detto Nais Marcon, sindaca di Scorzè (Venezia), il paese dove prestava servizio Mancini. Mancini era stato in servizio nella trevigiana a Zero Branco per un paio d'anni poi, trasferito a Scorzé, ha seguito tutto l'iter professionale fino a diventare da poco, dopo 16 anni, responsabile della locale stazione dei Carabinieri. «Abitava nella vicina Noale con la moglie - riferisce Marcon - ed aveva un figlio 20enne. La notizia ci ha molto colpiti; Mancini era conosciuto non solo per la "divisa" ma per la sua disponibilità, sempre sorridente, pronto ad accorrere per primo ad ogni chiamata, in particolare era di grande supporto in quelle che sono le problematiche sociali».

Loading...

Ultimo aggiornamento: 24 Agosto, 19:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci