C'è il bando per l'autorimessa comunale ma si rischia l'assalto al posto auto

Domenica 9 Gennaio 2022 di Michele Fullin
L'autorimessa comunale di piazzale Roma

VENEZIA - Dopo un anno di annunci a vuoto, forse questa è la volta buona: nel giro di qualche settimana la delibera con cui l’amministrazione comunale metterà a bando tra i 200 e i 300 posti auto sarà pubblicata. Lo assicura l’assessore alla Mobilità Renato Boraso, pur sapendo che tante volte nel corso del 2021 sono stati fatti annunci di questo tipo, finiti poi nel nulla. «La delibera è pronta - spiega senza nascondere il fatto che questa cosa l’aveva già detta - ed è al vaglio della segreteria generale».
Questo significa che ha passato tutti gli altri scogli, compreso quello del sindaco, il quale è noto che voglia vedere con i suoi occhi tutto ciò che passa per la giunta.

E anche quelli delle varie direzioni comunali coinvolte.

RESIDENTI
L’obiettivo è dare un segnale positivo ai residenti di Venezia e delle isole nonché alle aziende o enti che vi sono insediati e dopo due anni di sofferenza questo è il momento giusto, anche perché i posti vacanti sono effettivi da molto tempo e sarebbe corretto riempirli anche da un punto di vista economicistico per il gruppo Avm, che gestisce l’autorimessa.
Dei posti totali, il cui numero esatto sarà stabilito entro pochi giorni, il 65 per cento sarà destinato alle persone fisiche, il 30 per cento alle persone giuridiche (società o enti) e il 5 per cento rimanente alle persone con disabilità provviste del tagliando previsto dalla legge 285/1992.
Requisiti fondamentali per la partecipazione sono la residenza a Venezia e isole, la proprietà o il possesso di un’autovettura, l’essere privo di abbonamenti nell’autorimessa anche nell’ambito del nucleo familiare. Per le persone giuridiche, la sede operativa deve aver sede a Venezia o nelle isole al momento della pubblicazione del bando.

IL PROBLEMA SAN MARCO
C’è però un problema: alla pressione dei residenti, che chiedono da molto tempo (e giustamente) che venga bandito un nuovo concorso, si aggiunge quella di tanti abbonati del garage San Marco, che dopo l’aumento annunciato dei posti auto mensili, sono pronti ad andarsene e a partecipare in massa al bando per il Comunale.
«Mi preoccupa molto questa cosa - ammette Boraso - perché che invece delle solite mille, potrebbero arrivare oltre duemila candidature. Appena possibile voglio sentire il direttore del San Marco perché ho il dovere di capire cosa sta succedendo. Lui mi ha sempre detto che c’è una quota di morosi molto pesante, ma allora bisogna prendersela con loro, non con le persone oneste che pagano sempre il canone».

IL MANCATO AMPLIAMENTO
Inoltre c’è anche la questione del mancato ampliamento del San Marco sul terreno acquisito da Veritas e per il quale il Consiglio comunale ha dato via libera anche con l’abbattimento della torre piezometrica dell’acquedotto. Una vicenda molto controversa.
«Hanno comunicato al Comune - prosegue - che non intendono più procedere per motivi economici all’ampliamento e dovrò confrontarmi anche su questo. È una cosa molto grave anche perché erano in ballo altri 600 posti auto, di cui una quota destinata ai residenti. È un tema molto delicato che va affrontato con il sindaco e l’assessore all’Urbanistica. Qualcuno si sta dimenticando che tra i provvedimenti approvati c’è anche la Ztl sul ponte della Libertà e siamo in attesa dell’autorizzazione ministeriale per piazzare le telecamere. In prospettiva, piazzale Roma è per i residenti».
Su un altro fronte, il dialogo con il porto è ripreso e potrebbero esserci speranze per il garage della Marittima, bloccato dall’ex presidente dell’Autorità portuale Pino Musolino.
«Ho visto finalmente un dialogo collaborativo tra Comune e Porto - conclude - la Marittima e i posti auto sono un tema strategico per la città. Il presidente Di Blasio si è confrontato con il sindaco, ma non posso non dire che sono stati persi cinque anni. Poi la storia dirà di chi è la responsabilità».
 

Ultimo aggiornamento: 11 Gennaio, 11:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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