Doppiatori made in Veneto: ecco i ​Doliwood e le risate sono assicurate

MESTRE - Eccoli sono loro. Tutti d'un pezzo. I loro video ce li scambiamo su Whatsapp. Ci scocconiamo alle battute in dialetto e per le loro parodie di celebri film. Benvenuti a Doliwood, località dove si muore dal ridere. Geograficamente sta tra Ciano al secolo Giorgio Brugnone e la moglie Roberta Livieri. Ma Doliwood sta anche tra gli amici, i vicini di casa, semplici conoscenti e chi, bussando alla loro porta, propone un video, una sceneggiatura, ci ride sopra e fa ridere gli altri.
Doliwood è una piccola repubblica democratica nella frazione di Sambruson di Mira, sulla Riviera del Brenta. «Ci chiamiamo così - racconta Ciano - perche stiamo ad Est di Bollywood (la capitale del cinema indiano ndr) e guardando verso Ovest, c'è Hollywood. Noi siamo al centro. Come Dolo». E poi chiosa. «Io e Roberta ci siamo sposati il 21 dicembre 2012, il giorno in cui i Maya dicevano che ci sarebbe stata la fine del mondo. Già. Invece siamo ancora qui» (ride).
E con loro, tra messaggini, filmati, e centinaia e centinaia di like su Facebook e quindi lo sbarco su You Tube, rinasce la comicità veneta (quella che spesso la tv snobba alla grande preferendo il romanesco), quella anche un po' crassa, ma mai volgare. Mai offensiva. Ed ecco quindi il gruppo che ha fatto diventare Jack Nicholson veneziano con la voce maliziosamente rauca; Clint Eastwood l'«Ispettore Cagallan che blatera in chioggiotto dopo che il commissario capo lo ha accusato di aver mangiato 44 Magnum... oppure Robert De Niro che se la prende con la manovia fino all'ultimo filmato sulle Guerre Stellari appena postato.
«E' iniziato tutto un po' per gioco - raccontano Ciano e Roberta - Sai quando ci si annoia la sera in casa e si comincia a giocare. Così abbiamo cominciato con Avatar. Le parole e le battute venivano fuori guardando il labiale. Il veneto si presta soprattutto a doppiare l'inglese».