Da discoteche a discobar, l'idea per salvare il mondo del "popolo della notte”

Mercoledì 20 Maggio 2020 di Giuseppe Babbo
Da discoteche a discobar, l'idea per salvare il mondo del "popolo della notte”

L'obiettivo è quello di salvare il mondo della notte e di evitare di perdere l'offerta turistica. Al lavoro per salvare la movida, il Comune di Jesolo sta studiando un provvedimento per garantire l'apertura dei locali notturni. Non più come discoteche ma come discobar, almeno per quest'estate. Un modo per garantire comunque occupazione e offerta turistica. La proposta è stata avanzata dal Silb provinciale, il sindacato dei locali ballo presieduto dallo jesolano Franco Polato, titolare dello storico Gasoline, locale che aprirà i battenti sabato. L'idea, accolta con grande interesse dal Comune, è quella di sospendere temporaneamente le licenze da ballo per mantenere solo quelle per la somministrazione. Un modo per tenere in vita i locali che si trasformerebbero in ristoranti ma con musica live e dj-set. Proprio ieri sera la proposta è stata discussa in giunta, che a breve dovrebbe rendere ufficiale questa possibilità.

«A Jesolo ci sono 7 locali notturni - spiega Polato - che hanno anche la licenza di somministrazione di cibi e bevande e sono dotati di una propria cucina. La nostra proposta è quella di creare un protocollo molto semplice in grado di permettere la sospensione della licenza da ballo e di mantenere attiva quella per la somministrazione di cibi e bevande. In questo modo si darebbe la possibilità ai locali di aprire seppur in un contesto diverso da quello abituale: verranno creati dei ristoranti diversi da quelli classici, nei quali sarà possibile organizzare, in base all'ultimo decreto governativo, musica live e dj-set. Ovviamente non sarà possibile ballare e dovranno essere mantenute tutte le attuali disposizioni a livello di distanze tra i tavoli, sanificazione e presenza dei gel igienizzante».
L'adesione sarà volontaria, ma oltre al Gasoline a cogliere questa opportunità dovrebbe essere anche l'elegante Marina Club, lo Hierbas e la Capannina Beach che ha già stabilito un protocollo per accedere solo su prenotazione.

«L'adesione sarà volontaria - aggiunge Polato    - e soprattutto temporanea: nel momento in cui verranno meno i vincoli dettati dal Covid-19 i gestori potranno richiedere il ripristino della licenza da ballo. A oggi crediamo che più della metà dei locali notturni presenterà la richiesta di adesione al protocollo. Si tratta di un risultato importante, perché in questo modo si cercherà di tutelare l'offerta turistica cittadina». E proprio per questo il Comune intende individuare la soluzione migliore. «Nel rispetto delle regole spiega il sindaco Valerio Zoggia, che sta seguendo il procedimento assieme all'assessore al Commercio Alessandro Perazzolo vogliamo consentire l'apertura dei locali notturni. Non si potrà ballare, ma si ascolterà musica live e quella dei dj. Sarà un modo diverso per vivere certi locali che però potranno comunque essere aperti e fare intrattenimento. Anche questo sarà un modo per vivere la città, naturalmente rispettando le norme previste dalle varie ordinanze. Anche quest'anno i giovani potranno venire a Jesolo, anzi li inviteremo ad essere presenti non appena sarà possibile farlo».

Al vaglio del Comune anche la possibilità di ampliare terrazze e plateatici dei locali di via Bafile, che per superare la riduzione del numero di tavoli potranno allargarsi verso le aree pubbliche.
 

Ultimo aggiornamento: 18:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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