Rubò un petto di pollo del valore di 3 euro: dopo 7 anni finisce a processo

Martedì 18 Ottobre 2022 di Gianluca Amadori
L'incredibile vicenda di un uomo a giudizio per aver rubato un petto di pollo
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MESTRE - Si farà un processo con rito ordinario, di fronte al giudice penale di Venezia, per il furto di una confezione di pollo del valore di poco più di tre euro.
È approdato ieri in aula, alla Cittadella della giustizia di piazzale Roma, un episodio che risale alla primavera del 2015. La Procura aveva deciso di chiudere il caso chiedendo e ottenendo l’emissione di un decreto penale di condanna, procedura che prevede la definizione del procedimento con il pagamento di una determinata somma. Ma la difesa dell’imputato, un 37enne di nazionalità romena, ha presentato opposizione chiedendo che la vicenda venga ricostruita nel corso di un dibattimento pubblico.

L’AGGRAVANTE
In altre circostanze un caso del genere, di modestissimo rilievo, si sarebbe potuto chiudere con una dichiarazione di non doversi procedere per tenue entità del fatto, ma nello specifico ciò non è possibile in quanto all’imputato viene contestata l’aggravante di aver usato violenza, poiché per uscire dal supermercato senza essere scoperto, il trentasettenne strappò dalla confezione la relativa placca antitaccheggio.
L’udienza di ieri era stata fissata per fare “filtro” tra i moltissimi procedimenti fissati a ruolo e, di conseguenza, il processo è stato rinviato ad altra data, ovvero quando saranno già trascorsi otto anni dall’episodio. Tra l’altro, la parte offesa nel procedimento è una grande catena di supermercati che sicuramente è assicurata e dunque non ha subito alcun concreto danno, a prescindere dal modesto valore del prodotto sottratto.

TRIBUNALE IN CRISI
In un momento in cui la carenza di magistrati nella sezione penale e in quella gip obbliga a continui rinvii e consente di celebrare soltanto una minima parte delle centinaia di processi in attesa, la notizia che un giudice si debba occupare di un petto di pollo del valore di tre euro ha suscitato ironia, ma anche un po’ di rabbia, tra gli avvocati in attesa (spesso vana) di poter trattare il proprio caso.
L’organico del settore penale è da mesi in forte sofferenza a causa di alcuni pensionamenti e del trasferimento di numerosi giudici in atri uffici.

Inoltre il Tribunale è impegnato in alcuni processi particolarmente complessi che proseguono da molti mesi, come quello sulle presunte infiltrazioni della camorra nel Veneto orientale e altri procedimenti relativi ad organizzazioni criminali di stampo mafioso. E così molte altre udienze proseguono tra un rinvio a l’altro.

Ultimo aggiornamento: 17:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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