Covid, annullate due sanzioni. «Obbligo vaccinale illegittimo per gli over 50»

Venerdì 29 Dicembre 2023 di Gianluca Amadori
Covid, annullate due sanzioni. «Obbligo vaccinale illegittimo per gli over 50»

VENEZIA - L’obbligo vaccinale introdotto per gli over 50 durante la pandemia da Covid-19 è in violazione «della Carta fondamentale dei diritti dei cittadini europee che pone il principio della libera autodeterminazione in campo medico e della dignità dell’uomo».
Lo scrive la giudice di pace di Venezia, Elena Biasutti, nella sentenza con cui, pochi giorni fa, ha accolto il ricorso presentato da due veneziani, annullando la sanzione amministrativa di cento euro ciascuno che l’Agenzia delle Entrate-Riscossione aveva emesso a loro carico per non essersi sottoposti alla vaccinazione Covid 19.


IL RICORSO
La coppia, assistita dall’avvocato Costantino Simeone, ha deciso di rivolgersi all’autorità giudiziaria all’inizio del 2023, dopo aver ricevuto la notifica della sanzione amministrativa, stabilita dal cosiddetto “Decreto Covid 5” del gennaio 2022 e dal successivo “Decreto Covid” dell’aprile 2022, in base ai quali, fino al giugno del 2022, l’obbligo vaccinale era stato esteso, oltre che al personale scolastico e a quello sanitario, anche a tutte le persone che avevano compiuto i 50 anni di età. In particolare, a far data dal 15 febbraio del 2022, era stato introdotto l’obbligo del Green Pass Rafforzato (Super Green Pass) per tutti lavoratori pubblici e privati, che avevano compiuto 50 anni di età, per poter acedere ai luoghi di lavoro. I decreti avevano previsto la possibilità di esenzione soltanto nei casi di “accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale o dal medico vaccinatore”. Per le persone prive di vaccinazione era stata introdotta una sanzione amministrativa: proprio quella notificata alla coppia di veneziani, che ora si sono visti dare ragione dalla giudice di pace Biasutti.
L’articolo 5 della Carta fondamentale dei diritti dei cittadini europei «prevede, come regola generale, che un intervento nel campo della salute possa effettuarsi solo dopo che la persona interessata abbia espresso il proprio consenso libero e informato - si legge nella sentenza - e che l’informazione medesima sia adeguata allo scopo, alle sue conseguenze e ai rischi». 
La giudice di pace di Venezia ha annullato la sanzione amministrativa ritenendo che «sia fondata sulla discriminazione del trattamento obbligato per gli over 50, solo in ragione dell’età, e quindi di una condizione personale protetta dall’articolo 3 della Costituzione e senza alcun altro motivo logico, scientifico o prudenziale che possa giustificare l’obbligo vaccinale e la conseguente sanzione comminata».


SANZIONI SOSPESE
La sentenza potrà essere impugnata in appello davanti al Tribunale, ma costituisce un precedente importante per quanti hanno già ricevuto la notifica dalla sanzione prima del decreto con cui, lo scorso mese di maggio, il Governo ha deciso di disporre la sospensione di quel tipo di sanzioni.
Lo scorso febbraio la Corte costituzionale si è pronunciata definendo «ragionevole e proporzionato« l’obbligo vaccinale che era stato introdotto per il personale sanitario.

 

Ultimo aggiornamento: 30 Dicembre, 12:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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