Questura, contagi anche alla polfer
in tutto sono una decina di casi

Giovedì 3 Settembre 2020 di Davide Tamiello
L'ingresso della Questura
L’allarme covid in questura non è finito: sono una decina, al momento, i contagiati tra la polizia. Il tutto era partito da una cena del personale dell’ufficio di Gabinetto: alla serata era presente una persona poi risultata positiva.
Da lì, poi, è partito quello che, al momento, è una sorta di piccolo focolaio nella caserma di Santa Chiara. Tra i contagiati è emerso ieri che figura anche un poliziotto della polizia ferroviaria che, nei giorni scorsi, il 27 agosto, aveva avuto contatti con l’ufficio di Gabinetto. Questo, ovviamente, apre tutto un altro fronte: il contagio, infatti, potrebbe diffondersi in altre specialità della polizia, rendendo molto più difficile il contenimento della diffusione del virus. Al tampone si è sottoposto anche il questore Maurizio Masciopinto che, però, è risultato negativo. Nel frattempo ci sono state tre sanificazioni agli uffici negli ultimi giorni e decine di test ad agenti e funzionari che, nell’ultima settimana, sono stati all’ufficio. Non è il primo caso nella polizia: mesi fa, si erano contati degli altri positivi anche tra le fila della postale, un ispettore era finito in ospedale con sintomi piuttosto pesanti. Questa volta, però, la diffusione sembra essere decisamente più estesa e il rischio che possa raggiungere i reparti operativi costringe ad azioni nella massima prudenza. «Non vogliamo creare inutili allarmismi - dice il segretario del sindacato di polizi Fsp, Mauro Armelao - ma vorremo che non fosse sottovalutata l’eventuale diffusione del contagio all’interno degli Uffici della Questura. Non vogliamo vedere vanificati i tanti sforzi fatti durante il lockdown, in cui si lavorava divisi per squadre con turni di 12 ore alternate, ma soprattutto non vogliamo mettere in pericolo le nostre famiglie». «Chiedo - prosegue Armelao - al presidente della Regione Luca Zaia di adoperarsi per quanto possibile al fine di far effettuare il tampone a tutti i poliziotti in servizio presso la caserma Albanese. Chiedo anche in via preventiva di chiudere la mensa di Santa Chiara perché utilizzata anche dal personale della Polfer e dal personale della frontiera. Inutile nasconderlo ma la mensa è un luogo chiuso e frequentato da tante persone, o si chiude in via preventiva o sia utilizzata solamente dal personale che lavora in loco predisponendo l’accesso a scaglioni».
IL BILANCIO
Intanto, nella giornata di ieri, sono stati 26 i nuovi contagi nel Veneziano. In totale, 338 i casi attualmente positivi con il numero dei decessi fermo da due giorni a quota 324. Sono cresciuti, nel frattempo, i ricoveri ospedalieri, saliti a 21. Diciannove i casi non in area critica a Dolo, uno a Mestre. Un paziente, sempre nell’ospedale covid della Riviera del Brenta, si trova in terapia intensiva: l’unico, al momento, di tutta la provincia. 
 
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