Covid, nuovo focolaio in ospedale: chiuso il reparto di Medicina dell'Angelo

Martedì 8 Marzo 2022 di Alvise Sperandio
L'interno dell'Ospedale dell'Angelo
3

MESTRE - "Medicina seconda" chiusa per Covid. La direzione dell’ospedale dell’Angelo ha dovuto prendere questa decisione, ieri, 7 marzo, dopo che sono stati trovati degli infetti nel reparto, al fine di evitare lo scoppio di un focolaio. A fronte di un primo caso di positività, sono subito scattate le procedure previste: dopo il giro di screening, sono risultati contagiati due degenti e due operatori. «Per alcuni giorni, quindi, questa parte della medicina è soggetta a un monitoraggio ulteriore per verificare eventuali altri casi e, nel frattempo, le visite sono sospese», spiegano dall’Ulss 3 Serenissima

LE PRECAUZIONI
Una misura precauzionale, adottata per evitare che il virus si faccia strada dando spazio a un cluster. I parenti dei ricoverati non potranno dunque entrare, fino a nuova comunicazione, ma con una deroga: l’ingresso in reparto è ammesso in caso di degente grave o terminale, “previa attenta valutazione dello stato vaccinale del familiare che entra”. Di solito, salvo complicazioni, il blocco dura circa una settimana, tempo di accertarsi che si può riaprire con la massima sicurezza, per tutti.
Era da un po’ che non venivano chiusi reparti ospedalieri a causa del Covid. Situazione che era diventata normale durante i periodi più duri della pandemia. D’altra parte, solo l’isolamento consente di circoscrivere l’infezione proteggendo malati e sanitari. Impossibile capire quale possa essere la fonte del contagio: se cioè sia stato portato da un lavoratore o da qualche parente. Anche se la pandemia è in netto miglioramento, l’emergenza non è finita e l’attenzione va mantenuta alta, ancora di più nei luoghi di cura. Nel frattempo, sul fronte Covid, c’è da segnalare la chiusura definitiva del punto tamponi in modalità Drive through (accedendo in auto) in piazzale Giustiniani, zona Cipressina. Che, lo si ricorderà, è stata una delle postazioni prese d’assalto durante l’ultima ondata pandemica: per settimane, dopo Natale, il quartiere è stato in preda del traffico, con lunghe code di auto in attesa dall’alba a notte fonda, e dello smog provocato dai motori. Non sono mancati momenti di tensione per gli operatori minacciati, uno addirittura investito, fino all’incendio probabilmente doloso che ha distrutto una delle due linee, non più ripristinata.

Il servizio è stato trasferito al parcheggio scambiatore al capolinea del tram a Favaro, dove ieri mattina sono arrivati per i controlli di routine anche i primi ucraini rifugiati in città che sono scappati dalla guerra.

Intanto, sul versante statistico, c’è da segnalare che i guariti in provincia sono saliti a 207.002.

Si continuano a registrare nuovi contagiati nell’ordine di 380 persone al giorno. I positivi continuano a diminuire e sono adesso 9.257. Scendono anche i ricoverati, ora 127, con solo tre terapie intensive, mai così basse negli ultimi mesi. Finora l’Ulss 3 ha somministrato in totale 1.415.157 vaccini, mentre la 4 del Veneto orientale 511.450. 

Ultimo aggiornamento: 16:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci