Luca Zaia in diretta oggi, pazienti ricoverati per Covid: «Stiamo raggiungendo i minimi storici». Profughi dall'Ucraina: il piano del Veneto

Venerdì 4 Marzo 2022 di Redazione Web
Luca Zaia in diretta, le ultime notizie sulla pandemia da Covid in Veneto
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Luca Zaia torna in diretta oggi, venerdì 4 marzo 2022, per gli ultimi aggiornamenti sulla pandemia da Covid in Veneto. Si registra un continuo calo della forza dell'epidemia nella nostra regione, con una progressiva diminuzione anche dei ricoveri Coronavirus. Ma la nuova preoccupazione quotidiana è quella della gestione dei profughi dall'Ucraina, anche dal punto di vista sanitario, per questo il Veneto sta organizzando piani regionali ed essere preparato. «In Veneto non ci saranno campi profughi, anche perché saremo probabilmente una regione di transito», ha sottolineato il presidente. «Abbiamo detto che possiamo usare gli ospedali dismessi, ma abbiamo avuto la disponibilità anche degli alberghi vuoti nella fascia costiera.

Oggi si fanno tutte le previsioni, dalle migliori alle peggiori, ma che il Veneto sia punto di arrivo e permanenza la vedo dura. Sono tutti profughi con delle destinazioni e dei collegamenti. Poi faremo un piano di Protezione civile in linea con quello nazionale», ha concluso Zaia. 

Zaia in diretta

Covid in Veneto: le ultime notizie

«Adesso il livello dei ricoveri sta scendendo, stiamo raggiungendo i minimi storici, quelli dell'estate 2020, penso che non azzereremo le presenze dei pazienti Covid negli ospedali ma diventerà un paziente più routinario, ma ci saranno sempre - ha detto Zaia -. Il modello matematico ci dice che a 7 giorni abbiamo una previsione di 495 pazienti in area non critica e 47 in terapia intensiva. Rt è 0.80, a 5% il tasso di occupazione delle terapie intensive, a 9% l'area medica, l'incidenza sta precipitando ed è a 483,2. Inoltre l'89,3% dei veneti è vaccinato».

Profughi ucraini e guerra

Siamo in una fase che ci toglie le preoccupazioni sanitarie e ci porta nuove preoccupazioni, quelle della guerra, come sapete bene - ha sottolineato Zaia -. Abbiamo tamponato 350 cittadini ucraini, ma ci danno una previsione di circa 700mila profughi in arrivo in Italia, ma siamo preoccupati per la piega che sta prendendo questo conflitto. Il dialogo non è costruttivo, per adesso, e vedo che le prove muscolari da entrambe le parti ci sono. Io spero che ci siano dei pontieri e che la diplomazia, quella vera, abbia la meglio. Speriamo che i grandi del mondo intervengano per la pace, serve qualcuno che prenda sottobraccio le parti e dica basta. Ci preoccupa la condizione del popolo ucraino e ci preoccupa da vicino, di fronte a questa follia criminale c'è la massima disponibilità di ospitalità. Dovremmo portare una trentina di bambini oncologici. Abbiamo aperto il conto corrente per aiutare i bambini e se si vanno a guardare i commenti ci sono persone contro, c'è da vergognarsi. Franceschi ci ha dato disponibilità di 7 milioni di mascherine chirurghiche, tanti si fanno il viaggio senza mascherina, mancano anche i dispositivi di protezione per i profughi», ha concluso Zaia.

Il conto corrente Veneto per l'Ucraina

Sul conto corrente della Regione Veneto, aperto da ieri, sono pervenuti 397 versamenti per un importo complessivo di 45.208 euro. Lo ha reso noto il presidente Luca Zaia. «Sono gesti di grande significato - prosegue Zaia - perché i primi a muoversi sono sempre i cittadini comuni, gli anziani che magari possono mettere 5 o 10 euro della loro pensione, le famiglie. A loro e a quelli che seguiranno va tutta la nostra gratitudine. Sono peraltro certo che anche entità economiche e imprenditoriali significative aderiranno, perché in questo senso sto ricevendo tante e importanti disponibilità ad aiutare, nei modi più svariati», conclude. 

Piani regionali per gestire i profughi

«Si sta lavorando per un Dpcm della Protezione Civile per stabilire chi fa cosa, per evitare di fare confusione. Stiamo preparando dei piani di emergenza regionali. Il Nordest è la porta d'ingresso di questo milione di ucraini che raggiungeranno l'Italia. Arrivano donne e bambini, sempre di più, gli uomini sono bloccati, poi arriveranno anche anziani e under 18. Io avrò il ruolo di commissario. Ho dichiarato che queste persone hanno problemi reali da profughi: hanno perso tutto e scappano dalla morte - ha ribadito il presidente della Regione -. Il primo problema è quello sanitario, con la diagnostica per il Covid e poi c'è il tema della copertura sanitaria, e in Veneto curiamo tutti. Alcuni arrivano anche senza documenti. Molti sono senza soldi e chiedono con dignità un biglietto per raggiungere un parente, per un ricongiungimento. Il Veneto sarà una zona di passaggio per molti, chi si fermerà da noi sarà per i ringiungimenti. Ulteriore problema, non hanno il super green pass, quindi ho proposto che si avvii il superamento. Abbiamo proposto di garantire il superamento per il trasporto e dare la possibilità di fare il superamento con un tampone, fino all'arrivo al luogo di destinazione, e punto. E c'è anche il tema del lavoro, ora, non è che io voglia sostituire quelli a casa non vaccinati con gli ucraini, sia chiaro. Per alcune categorie lavorative è innegabile che non si trovi più personale, penso ad esempio ai balneari, ed è anche vero che se uno è qua come profugo, rispettando le regole che valgono per tutti, può essere assunto, ma superando il Decreto flussi. Questa guerra è a 2mila chilometri da qui, ve lo ricordate Chernobyl? - ha chiesto Zaia - Questa cosa non va presa sottogamba».

Atleti russi e bielorussi esclusi dalle Paralimpiadi, e a Cortina 2026 cosa succederà? «Lo sport dovrebbe essere di tutti e per tutti - ha risposto Zaia -. Si tratta di una questione delicatissima, a me dispiace, mi metto nei panni del mondo sportivo».

Profughi positivi al Covid

«Fino ad oggi gli arrivi sono autonomi e non organizzati - ha sottolineato l'assessore alla Sanità Manuela Lanzarin - , quindi è verosimile che non siano stati intercettati tutti i profughi arrivati. I tamponi eseguiti sono 350 fino ad oggi, 15 erano positivi al Covid e sono scattate le misure previste. Stiamo pensando a uno screening all'arrivo ai confini delle persone, gestita a livello nazionale, questa è la richiesta delle Regioni». L'assessore alla Protezione Civile Gianpaolo Bottacin ha poi aggiornato sulla situazione inerente agli interventi dei volontari.

Ultimo aggiornamento: 5 Marzo, 10:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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