CONA - Si chiama Filippo Busso il secondo ragazzo morto, a Cona, nel giro di pochi giorni, per una malattia genetica. E anche lui, come il suo compaesano Giulio Marcato, deceduto a fine luglio, aveva 25 anni ed era figlio unico. Filippo soffriva della sindrome di Lowe, una malattia rara, provocata dalla mancanza di una proteina, che compromette, principalmente, le funzioni renali e comporta, statisticamente, una speranza di vita attorno ai trent'anni.
Filippo muore a 25 anni per un infarto
Filippo è stato sfortunato, perché un infarto lo ha colpito prima. Ma i genitori sottolineano che la sua è stata una vita felice. «Si alzava ogni mattina sempre allegro dice il padre Alessandro gli piaceva cantare e ballare davanti allo specchio, gli piaceva ridere e scherzare in compagnia, con gli amici».
Molti di questi erano i ragazzi che aveva conosciuto alla Cooperativa Emmanuel, il cui laboratorio, a Cavarzere, da quando aveva 19 anni, Filippo frequentava regolarmente e dove aveva imparato a realizzare piccoli oggetti di artigianato che venivano, poi, venduti, per le festività natalizie o pasquali.
