VENEZIA - Sembra una nèmesi: veneziani comparse nella loro città per fare la parte dei turisti. Eppure le oltre 350 comparse chiamate a fare da contorno a “The 15:17 to Paris” avranno per gran parte questo ruolo. Casting locale perché la produzione non prevede rimborsi spese. Veneziani comparse quindi per tre giorni. «Ormai è così anche gli altri giorno dell’anno», dirà qualche spirito caustico.
Clint Eastwood è arrivato in laguna venerdì ed è rimasto per tre giorni all’Hotel Cipriani alla Giudecca assieme alla compagna Christina Sandera per rilassarsi prima di iniziare le riprese del film. In questi tre giorni pare si sia molto interessato all’orto del Cipriani e alla storia dell’isola della Giudecca. Ieri mattina il regista si è trasferito all’Hotel Gritti, probabilmente per essere più comodo ai set in centro storico. Raccontano di una persona riservata ma sempre gentile, mai capricciosa e alquanto spartana nelle abitudini, cibo incluso.
Il clima di media e fans verso uno dei pochi registi e attori statunitensi di vero culto, è confermato dalla presenza a Venezia di molti viaggiatori stranieri appassionati di “cineturismo”: coloro, al pari di chi segue le rockstar ad ogni concerto, che raggiungono i propri idoli ovunque. Nel caso specifico, informazioni sulla permanenza veneziana di Eastwood circolano su siti e blog di “movie tourism” targati Usa.
La produzione ha indicato alle prime comparse, quelle che gireranno domani in stazione, di vestirsi come normali viaggiatori del periodo estivo e di portare con sè una borsa, uno zainetto o un trolley con un paio di cambi d’abito e accessori (occhiali da sole, cappelli, macchina fotografica, mappe, brochure turistiche).
Insomma, l’equipaggiamento per sembrare perfetti turisti.