Chioggia. La rinascita di Porta Garibaldi: l'intervento di riqualificazione del primo varco terrestre è giunto al termine

Lunedì 1 Maggio 2023 di Roberto Perini
La rinascita di Porta Garibaldi: l'intervento di riqualificazione è giunto al termine

CHIOGGIA - Pagata l'ultima parcella allo studio di architettura noalese incaricato della valorizzazione della centralissima area ove sorge Porta Garibaldi.

L'intervento volgerà dunque al termine entro qualche mese, così com'era stato previsto nel 2019. Il completamento dell'opera è atteso con ansia perché riguarda il principale, storico punto d'accesso ai rioni insulari.

LA STORIA

Sino ai primi anni Cinquanta, l'antica porta fu il solo varco terrestre disponibile. Una decina d'anni dopo, il ponte fu allargato per consentire il passaggio dei veicoli ai lati della torre, anziché attraverso l'arco. Abbattuti due edifici attigui: a sinistra, un'abitazione sovrastante un'osteria; a destra, la scuderia dei gendarmi addetti al controllo delle merci ed alla riscossione del dazio. Fecero seguito altri adattamenti che finirono per sconvolgere radicalmente l'aspetto della zona. Verso la fine degli anni Novanta, la torre fu anche oggetto di un restauro tecnicamente avveniristico, tuttavia malriuscito.
La copertura in travi e tegole, simile a quelle delle porte padovane, seppur esistente da lunghi secoli, fu eliminata perché secondo alcuni studi sarebbe risultata assente, nel Medioevo. Direttamente esposti alle intemperie, i mattoni millenari e le malte cominciarono ben presto, però, a sgretolarsi. I responsabili s'erano evidentemente fidati un po' troppo delle caratteristiche di uno speciale intonaco ed altri prodotti moderni che, in teoria, avrebbero dovuto assicurare una perfetta impermeabilizzazione dei laterizi antichi.

IL RECUPERO

Fatto sta che nel 2019, grazie ai rilevamenti eseguiti prima dello smantellamento ed a qualche foto risalente agli anni dell'Unità d'Italia, il Comune fece ricostruire il tetto identico a quello rimosso meno di vent'anni prima. Benché sia impossibile un ripristino dell'area nel suo antico aspetto, distante pochi metri dalla Cattedrale, gli attuali responsabili del progetto e dei lavori hanno optato per un compromesso accettabile, approvato dalla Soprintendenza. Al posto dell'asfalto, sono in corso di posa lastre di pietra il cui aspetto esteriore richiama i classici "masegni".
Apparentemente fragili, dovrebbero invece reggere bene perché collocate al di sopra di uno strato realizzato con materiali elastici già collaudati altrove con successo, in grado di assorbire il peso dei veicoli e le vibrazioni. Tutto questo, nell'attesa della pedonalizzazione che risulta rinviata fino a quando la città non si sarà finalmente dotata delle tanto attese infrastrutture viarie alternative, indispensabili affinché il Comune possa dare corso alla revisione generale della viabilità urbana. In un primo momento, sarà mantenuto il doppio senso di circolazione, poi si vedrà.
 

Ultimo aggiornamento: 18:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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