CHIOGGIA - Sono in arrivo gli scogli che saranno utilizzati per il ripristino delle difese a mare dell'Isola Verde, la cui spiaggia risente dell'erosione provocata dalla risacca, durante le mareggiate, da quando il flusso d'acqua ricca di sedimenti, in uscita dall'Adige e dal Brenta fu dirottata al largo dalle dighe realizzate negli ultimi vent'anni del Novecento.
INTERVENTO NECESSARIO
A inizio Duemila, la Regione tentò di arginare gli effetti devastanti della risacca disponendo la posa di scogliere sommerse (soffolte) parallele alla battigia. Il costoso espediente, purtroppo, si rivelò praticamente inutile. Già nel 2017 lo aveva ammesso l'assessore regionale all'Ambiente e al Dissesto idrogeologico Gianpaolo Bottacin. Tesi, la sua, confermata da recenti indagini scientifiche condotte dall'Università di Padova che dimostrano che proprio a causa degli interventi alle foci, la vistosa tendenza all'allargamento del litorale clodiense, iniziata a manifestarsi verso la metà degli anni Trenta (quando fu completata la diga foranea del porto di San Felice) è cessata e che il massiccio flusso dolce, ricco di sabbia, ora supera la bocca di porto e si dirige a nord, verso il litorale di Ca' Roman che si sta allargando oltre ogni previsione. «Negli ultimi quattro anni riporta il sito ufficiale della riserva naturale Lipu dell'isola si è registrato un avanzamento annuale medio della linea di costa di circa 11 metri». Più o meno tanti quanti l'Isola Verde perderebbe ogni inver contrastata, in tutti i modi possibili.