Chioggia, in arrivo gli scogli per proteggere Isola Verde dalle mareggiate: avanzamento di 11 metri della linea di costa ogni anno

Lunedì 6 Marzo 2023 di Roberto Perini
Chioggia, in arrivo gli scogli per proteggere Isola Verde dalle mareggiate: avanzamento di 11 metri della linea di costa ogni anno

CHIOGGIA - Sono in arrivo gli scogli che saranno utilizzati per il ripristino delle difese a mare dell'Isola Verde, la cui spiaggia risente dell'erosione provocata dalla risacca, durante le mareggiate, da quando il flusso d'acqua ricca di sedimenti, in uscita dall'Adige e dal Brenta fu dirottata al largo dalle dighe realizzate negli ultimi vent'anni del Novecento.

La deviazione si rese necessaria perché oltre al benefico limo, soprattutto d'estate, dalle foci usciva periodicamente una massiccia quantità d'acqua inquinata da pericolosi microrganismi patogeni, con conseguenti frequenti divieti di balneazione. I pietroni, prelevati da cave costiere dell'Istria, arriveranno trasportati dalla motonave Gioacchino Bacheto, battente bandiera cipriota. Saranno quindi trasbordate sui pontoni Cobra e Vega I, per il trasporto nei punti di deposito. Il lavori si protrarranno fino ad agosto inoltrato. Fino ad allora tutte le imbarcazioni di passaggio, fatta eccezione, per i mezzi di soccorso, dovranno mantenersi ad almeno 300 metri dal tratto di mare. La notizia è stata accolta con soddisfazione dagli operatori turistici benché, l'estate prossima, i clienti di alcuni stabilimenti balneari non potranno tuffarsi dirimpetto alle proprie cabine e ombrelloni. Sono pienamente consapevoli del fatto che, prescindendo dal rinforzo delle difese, la spiaggia potrebbe letteralmente sparire.

INTERVENTO NECESSARIO

A inizio Duemila, la Regione tentò di arginare gli effetti devastanti della risacca disponendo la posa di scogliere sommerse (soffolte) parallele alla battigia. Il costoso espediente, purtroppo, si rivelò praticamente inutile. Già nel 2017 lo aveva ammesso l'assessore regionale all'Ambiente e al Dissesto idrogeologico Gianpaolo Bottacin. Tesi, la sua, confermata da recenti indagini scientifiche condotte dall'Università di Padova che dimostrano che proprio a causa degli interventi alle foci, la vistosa tendenza all'allargamento del litorale clodiense, iniziata a manifestarsi verso la metà degli anni Trenta (quando fu completata la diga foranea del porto di San Felice) è cessata e che il massiccio flusso dolce, ricco di sabbia, ora supera la bocca di porto e si dirige a nord, verso il litorale di Ca' Roman che si sta allargando oltre ogni previsione. «Negli ultimi quattro anni riporta il sito ufficiale della riserva naturale Lipu dell'isola si è registrato un avanzamento annuale medio della linea di costa di circa 11 metri». Più o meno tanti quanti l'Isola Verde perderebbe ogni inver contrastata, in tutti i modi possibili.

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