Chioggia. Impolverato nel magazzino del museo: ritrovato un prezioso altorilievo

Lunedì 29 Luglio 2019 di Roberto Perini
Chioggia. Impolverato nel magazzino del museo: ritrovato un prezioso altorilievo
CHIOGGIA - Nel magazzino del museo della Laguna Sud, che ha sede nell'ex chiesa di San Francesco fuori le mura, giace pressoché dimenticato, sotto uno spesso strato di polvere, un altorilievo raffigurante la Madonna del latte, attribuibile al celebre architetto e scultore Jacopo Tatti detto il Sansovino (Firenze, 2 luglio 1486 Venezia, 27 novembre 1570), proto della Repubblica di Venezia dal 1529 fino alla morte. La paternità dell'opera sarebbe attestata dal fatto che, sullo sfondo, a sinistra, si legge chiaramente la sigla Sans con la quale l'artista, solitamente, siglava le proprie opere. Raffigura Maria che allatta Gesù alla presenza di un altro bambino.
 
LA LEGGENDAIl ritrovamento conferma, pertanto, la leggenda secondo la quale il grande artista, celebre anche per aver progettato e realizzato la splendida loggetta sottostante il campanile di San Marco, avrebbe effettivamente scolpito una Vergine per Chioggia. Fino a circa vent'anni fa gli veniva erroneamente attribuita quella in terracotta inserita nell'edicola applicata alla facciata di Palazzo Granaio. Nel corso di un accurato restauro risultò, invece, che la scultura era simile in tutto e per tutto ad altre analoghe, presumibilmente ricavate dal medesimo stampo foggiato da uno sconosciuto, presenti in altre località del Veneto. Nessuno, al momento, parrebbe in grado di risalire al luogo ove la scultura sansoviniana, era esposta al pubblico. La sola certezza consiste nel fatto che l'opera proviene dall'ex magazzino comunale che aveva sede nell'attuale auditorium.
LO STORICOSi tratta di una chiesa sconsacrata negli anni Trenta, officiata per un lungo periodo dai Padri agostiniani che, proprio alla Madonna del latte, riservavano una particolare devozione. Rinvenuta dagli operai assieme ad altri oggetti attualmente custoditi ed esposti nel museo, l'altorilievo fu ben presto messo da parte e dimenticato. Secondo lo storico Luciano Bellemo, la scultura potrebbe essere stata nascosta alla vista dei fedeli sin dagli anni immediatamente successivi al Concilio di Trento (1545-1563) che definì sconveniente qualunque immagine raffigurante il seno di Maria, benché intenta ad allattare il Redentore. Nessuna certezza, nemmeno riguardo al materiale. La scultura, particolarmente armoniosa ed evocativa parrebbe realizzata in terracotta maiolicata. Qualora gli esperti dovessero confermare l'attribuzione, successivamente a un accurato restauro, adeguatamente valorizzata, la Madonna del Sansovino sarebbe sicuramente destinata a rientrare nell'elenco delle principali opere d'arte conservate a Chioggia.
Roberto Perini
Ultimo aggiornamento: 31 Luglio, 08:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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