VENEZIA - Il calcio sta male.
PERPLESSITÀ
Getta acqua sul fuoco Dino Brusaferro presidente della Figc provinciale: «Indubbiamente il questore ha le sue ragioni, nello sport soprattutto, ma anche in altri ambienti come la scuola gli atteggiamenti non sono sempre il massimo. È la situazione della società, il calcio è solo uno specchio di quello che succede tutti i giorni». Il presidente pone l'accento sull'importanza che i club hanno oggi: «Serve l'aiuto dei dirigenti e i loro tecnici nell'insegnare educazione e il giusto comportamento, cioè vincere, ma in maniera sportiva. Il che si contrappone a molti genitori che invece insegnano a vincere con modi poco ortodossi».
Brusaferro però non si nasconde: «Ultimamente la percentuale di episodi si è un po' alzata, nel calcio ci sono sempre stati, dalla serie A alla terza categoria, sono però isolati». E qui il commento del rappresentante della Figc entra nel dettaglio: «Nella partita del Mira il portiere si è fatto male uscendo e ci sono stati due ammoniti, una gara in cui l'infortunio può succedere». Mentre per quel che riguarda il Burano, taglia corto: «C'è una sentenza, un rapporto arbitrale. Il campionato sarà regolare perché le aveva perse tutte, quindi chi dovrà affrontare da calendario la squadra farà riposo. Sconvolge invece l'atteggiamento dei genitori su realtà piccole, dove gridano di tutto e di più, diventando un esempio in negativo per i ragazzi, che ci restano male».
IL CONI
Il presidente conclude commentando il possibile Daspo: «Per certa gente sono d'accordo, sportivamente fortunatamente c'è una giustizia dedicata, poi un secondo grado e in caso la corte federale. Lo sport ha tutto per poter intervenire, se però son cose che succedono fuori, allora giusto intervenire così». Concorde Massimo Zanotto, delegato provinciale del Coni: «Ben venga un'attenzione agli episodi che si sono verificati in questo periodo, soprattutto se c'è una recrudescenza e quindi l'intervento del questore è più che mai appropriato. Nel campo della giustizia sportiva mi pare che dalla federazione calcio ci sia la massima attenzione». Il rappresentante dell'istituzione sportiva prosegue: «Come mondo dello sport, intendo istituzioni sportive, federazioni, società, devo dire che dobbiamo cercare di educare all'eliminazione di questi atteggiamenti. Puntare al rispetto dei compagni, degli avversari e degli arbitri. Tutto questo può solo succedere se si crea una vera cultura dello sport». Zanotto chiede anche però che ci siano esempi più puliti dall'alto: «È fondamentale che ci sia attenzione anche a livelli più alti. Spesso si vedono atteggiamenti negativi da parte di atleti e pubblico che derivano da quanto succede a livelli più alti e dall'enfasi della stampa. Sarebbe bello che le notizie ad avere più risalto fossero i risultati sportivi delle eccellenze dei territori».