PELLESTRINA - «Non ho assolutamente colpito l'arbitro con uno schiaffo. Ho sbraitato e divincolato le mani, essendo a distanza ravvicinata può essere che inavvertitamente lo abbia appena toccato. Di certo non l'ho colpito con l'intenzione di far male. Questo episodio mi ha profondamente segnato nel morale, spero di cambiare idea ma sto pensando seriamente di non giocare più e lasciare il calcio». Luca Vianello, classe 1991, calciatore per passione, una delle bandiere del Pellestrina Calcio, il giorno dopo l'episodio del suo presunto schiaffo al direttore di gara, commenta così l'episodio che, suo malgrado, l'ha portato alla ribalta delle cronache locali non sportive.
«ARBITRAGGIO A SENSO UNICO»
Vianello racconta così, 24 ore dopo i fatti, il momento incriminato che ha segnato la partita decretandone la fine anticipata: «A mio giudizio è stato un arbitraggio a senso unico, eravamo già in 10. Anche l'episodio della mia espulsione è molto discutibile: stavo discutendo in campo non con l'arbitro, ma con un giocatore avversario. Quando ho visto che il direttore estraeva il cartellino giallo, essendo la seconda ammonizione, ho capito che sarei stato espulso e che, essendo già in svantaggio 2-1, e con un uomo in meno, ho capito che avevamo perso la partita. Per questo mi sono agitato, ho perso la calma e gesticolavo. Mi trovavo molto vicino all'arbitro, come accade sempre quando si riceve un cartellino, e forse per questo, può essere che l'abbia sfiorato. Ma l'arbitro non ha avuto alcuna lesione. Io dopo la mia espulsione, ho lasciato il terreno di gioco, e quando ho sentito il triplice fischio, non ho nemmeno capito come mai la partita fosse finita prima. Io ero già stato espulso e stavo lasciando il campo». E poco importa se, da parte padovana, la società ha confermato di aver visto quello schiaffo. Ora non resta che attendere il referto dell'arbitro e la decisione del giudice sportivo.
«GRANDE DISPIACERE»
«Quello che è accaduto - spiega Vianello - mi fa un grande dispiacere, anche perché in tribuna a vedere la partita c'erano anche la mia ragazza e dei miei amici. Non solo tra la nostra tifoseria, ma anche tra gli spettatori di casa credo che in diversi non avessero capito. Ciò che mi preme ribadire è che in campo si stava vivendo una normale situazione di gioco».
ll giocatore pellestrinotto avrebbe un desiderio. «Vorrei potermi spiegare con l'arbitro fuori dal campo - chiude Luca Vianello - per poter chiarire con lui l'accaduto da persona a persona. Anche scusarmi con lui, se il mio comportamento possa aver creato dei fraintendimenti. Vorrei chiarire, se necessario pronto anche a chiedere scusa». Ora l'attesa è tutta concentrata decisioni del giudice sportivo. Oggi, martedì, come ogni settimana ci sarà la riunione dei giudici sportivi nella sede del comitato regionale Veneto della Figc in via della Pila a Marghera. Tra la serata di oggi e domani mattina uscirà il comunicato che renderà note le decisioni e i provvedimenti disciplinari, sulla base del referto del direttore di gara.