"Bomba day", area rossa evacuata da un esercito di 400 uomini La direttiva del Comune

Giovedì 30 Gennaio 2020 di Davide Tamiello
Le due zone interdette per l'operazione Bomba Day: la prima con un raggio 1,8 chilometri dal punto del ritrovamento, la seconda in Rada, al largo di Malamocco, dove verrà fatta brillare la bomba (un chilometro)
MESTRE - La fase più complessa sarà l’evacuazione: per sgomberare l’area all’interno del raggio di quelle duemila yard (1.816 metri) la prefettura ha messo in campo circa 400 uomini tra forze dell’ordine e protezione civile. Un’azione porta a porta, per suonare al campanello a quelle 3.500 persone da trasferire al Taliercio durante le operazioni di disinnesco della bomba d’aereo della seconda Guerra mondiale trovata due settimane fa in un cantiere di via Ferraris a Porto Marghera e invitarle a uscire per andare in viale San Marco a prendere il bus navetta che le porterà al palasport. Actv, infatti, metterà a disposizione dalle 6 alle 7 un servizio gratuito che passerà ogni 5 minuti lungo le fermate Sansovino, Molmenti, Boerio, Forte Marghera con capolinea al Taliercio

La DIRETTIVA per il BOMBA-DAY

IL VERTICE
Ieri il prefetto Vittorio Zappalorto, nel corso dell’ultimo vertice operativo, ha definito i dettagli dell’operazione di domenica che oggi verranno messi nero su bianco in due ordinanze (una della prefettura, appunto, e una del Comune). Il tavolo di coordinamento aprirà alle 5.30, nella sala del comando operativo nella caserma dei vigili del fuoco di Mestre. L’ultimo treno prima del blocco (una Freccia) partirà da Santa Lucia alle 7.10, l’ultimo autobus da piazzale Roma alle 7.26. I parcheggi chiuderanno alle 7, termine ultimo per far uscire le auto. Sempre alle 7 partirà la sospensione del traffico nell’area rossa, non solo veicolare: vietato farsi trovare nella zona interdetta in auto, in moto, in bici e a piedi. 
EVACUAZIONE E CONTROLLI
Guardia di finanza, carabinieri, polizia di Stato metteranno a disposizione 27 pattuglie (quindi 54 uomini): da parte si occuperanno del porta a porta dei residenti, dall’altra inizieranno i controlli anti sciacallaggio. Si aggiungeranno 140 agenti di polizia locale e 200 volontari della protezione civile, per assistere le operazioni di sgombero e per presidiare i tanti posti di blocco lungo tutto il perimetro dell’area interdetta. Le navette porteranno al Taliercio dove verrà allestito un punto ristoro per gli sfollati. Dalle 7.30, quindi, arrivato il via libera delle autorità, gli artificieri del Genio di Legnago inizieranno a disinnescare l’ordigno. Farsi trovare all’interno della zona rossa durante questa fase costringerebbe gli artificieri a interrompere l’operazione, una leggerezza che potrebbe costare anche una denuncia, quindi meglio fare attenzione. La circolazione dei treni verrà sospesa dalle 7.30 alle 12.30, quella degli aerei dalle 8.30 alle 12.30 (coinvolgerà 27 voli). Limitate, invece, le disposizioni sulla navigazione: l’unico canale completamente interdetto sarà il Brentella (quello più vicino alla bomba). 
TRASPORTO IN MARE
Intorno alle 11 circa l’ordigno verrà posizionato in acqua con dei palloni galleggianti e inizierà il suo viaggio verso la Rada davanti a Malamocco, dove al largo verrà fatto brillare. Tra le 11 e le mezzogiorno, quindi, dovrebbe finire l’allerta a terra. 
Durante questa seconda fase il coordinamento delle attività in porto e a mare verrà affidato alla Capitaneria di porto: in campo due mezzi navali e circa trenta militari con ruoli di supporto operativo. Una motovedetta avrà il compito di sovrintendere alla bonifica e al rispetto dei limiti di interdizione delle aree portuali all’interno del raggio di sicurezza. Una volta in Rada l’area di sicurezza avrà un raggio di un chilometro. A quel punto sarà il nucleo Sdai della marina militare a occuparsi di far brillare la bomba a distanza. 
Da ieri, i volontari della protezione civile hanno iniziato a informare i cittadini, residenti e aziende, con un servizio di volantinaggio porta a porta. Potrà rimanere in zona rossa solo il personale di alcune imprese che hanno necessità di mantenere la continuità del ciclo produttivo, ma a determinate condizioni di sicurezza e solo con un dipendente per struttura. Alcune attività anche in centro storico hanno iniziato a cambiare i propri orari in base al “Bomba day”: il Fontego dei Tedeschi, per esempio, ha già comunicato che aprirà a mezzogiorno.
Ultimo aggiornamento: 15 Aprile, 11:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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