Ago veterinario nella bistecca comprata al supermercto, lo choc a tavola: «La mia famiglia non mangerà più carne»

Giovedì 4 Aprile 2024 di Vittorino Compagno
L'ago da veterinario nella bistecca

CAMPOLONGO MAGGIORE - La disavventura toccata al 58enne di Campolongo Maggiore Giacinto Franceschin ha avuto una vasta eco. Ieri, 3 aprile, è stato chiamato da diverse emittenti televisive nazionali perché raccontasse in diretta la sua assurda storia. L'uomo ha declinato, «per non mettere in difficoltà il supermercato dove martedì ho acquistato la bistecca di manzo». Quel giorno, poco prima di mezzogiorno, Franceschin si era recato in un supermercato della zona per acquistare della carne, in particolare una fettina da cucinare al sangue sulla bistecchiera. Quando si è seduto a tavola per assaporarla, al primo boccone ha sentito tra i denti qualcosa di strano. Ha quindi sputato sul piatto il pezzo di bistecca e si è accorto che dal pezzo di carne succulenta che aveva appena iniziato a masticare spuntava qualcosa di metallico e pungente. Si trattava di fatto di una ago da veterinario, usato per effettuare fleboclisi, somministrare farmaci intravenosi o per eseguire prelievi sanitari sugli animali. L'ago si era però rotto dentro la carne e lì è rimasto. Resta da capire se l'operazione è avvenuta finché l'animale era ancora vivo o no. Fatto sta che nonostante i rigorosi controlli e le successive lavorazioni della carne, nessuno si è accorto di nulla, neppure chi per ultimo ha tagliato la fettina di carne per venderla a Franceschin. Come dimostrato dallo scontrino fiscale rilasciato dall'esercizio commerciale, si tratta di carne di "scottona bovino adulto, allevato in Italia, macellato e sezionato da una azienda emiliana". «Era il primo pezzo che avevo messo in bocca - ricorda Franceschin. Ho subito sentito tra i denti qualcosa di metallico. Dopo aver sputato il boccone sul piatto, mi sono reso conto che dal pezzo di carne spuntava un grosso ago spezzato verso la parte iniziale. Mi sono incavolato e ho anche pensato di segnalarlo ai carabinieri, ma poi mi sono reso conto che avrei potuto arrecare danni al supermercato. Loro non hanno alcuna responsabilità dell'accaduto, semmai il loro fornitore di carni. Continuerò comunque a frequentare il punto vendita, anche perché il personale è sempre molto cortese. Stamattina (ieri mattina ndr) sono andato a fare altre compere. Ho notato un certo nervosismo, ma io non ho detto nulla e loro altrettanto. Per me la faccenda è già chiusa. É meno contenta la mia famiglia, che per ora ha deciso di non mangiare più carne". Per ora nessun organo sanitario si è interessato della questione.
 

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