Avis "multietnica", 21 islamici in coda per donare il sangue

Domenica 7 Giugno 2020 di Melody Fusaro
Un donatore di sangue
DOLO - Da anni l’Avis cercava di fare breccia e nelle comunità straniere più presenti a Venezia e in tutta la città metropolitana. I donatori di origine straniera sono in crescita ma i dati, in proporzione al numero di residenti, rivelavano che c’erano ampi margini di miglioramento su cui lavorare. Per superare lo scoglio linguistico o entrare in contatto con persone che non conoscono le opportunità del dono, serve però la mediazione di persone che rappresentano dei punti di riferimento per le comunità straniere. 

L’ACCORDO
Negli ultimi tempi era arrivata, inizialmente timida, la risposta di alcuni rappresentanti delle comunità islamiche di Venezia e ora arriva anche il primo accordo messo nero su bianco. A farsi avanti è stata L’associazione «Il ponte» di Dolo. Il segretario Abdessamad El Ghanani ha chiamato l’Avis per dare la disponibilità dei suoi iscritti, che vogliono fare la loro parte nell'emergenza legata al Covid-19, ma anche cominciare un percorso che li vedrà parte attiva nella cittadinanza a lungo termine. «L’idea è nata perché abbiamo visto che ci trovavamo in un periodo complicato in cui c’erano stati diversi appelli per le donazioni - spiega El Ghanani - si tratta di un gesto di umanità e solidarietà e ci siamo sentiti chiamati in causa. La proposta è stata accolta dalla maggioranza degli iscritti e ci siamo organizzati. Per noi è importante, è un segnale verso un Paese che ci ha accolto e in cui viviamo e lavoriamo con le nostre famiglie». 
In tutto oggi ci saranno 21 nuovi potenziali donatori. Altri 7 hanno già seguito un percorso in autonomia e hanno iniziato a donare. I prelievi verranno fatti a Maerne ma verranno consegnati direttamente all’ospedale di Mirano e in giornata verranno controllati in laboratorio. «L’organizzazione è stata un po’ complicata perché ci sono le norme sul distanziamento da rispettare e quindi lo spostamento fino a Maerne si è dovuto organizzare bene - spiega Giulio Piccolo, presidente Avis Riviera del Brenta - la nostra disponibilità è stata massima, siamo molto contenti della loro proposta. Un ringraziamento per la collaborazione va al centro trasfusionale di Dolo e Mirano, all’Avis di Maerne-Olmo con il suo presidente Nicola Nicastri, alla vicepresidente provinciale Gianna Moras e al sindaco di Martellago Andrea Saccarola che ci ospiterà al centro civico». «Un bellissimo segnale - commenta anche Tito Livio Peressuti, presidente di Avis provinciale Venezia - Chiedo a tutte le comunità e le associazioni interessate di attivarsi, di contattarci direttamente (venezia.provinciale@avis.it). Speriamo che iniziative di questo tipo si moltiplichino sempre di più perché sono segnali di vera integrazione sociale».
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Ultimo aggiornamento: 10:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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