Venezia. Frenata troppo brusca dell'autista del bus. Pensionato cade, si frattura la scapola e viene «sfidato»: «Se vuole guidi lei»

L'uomo si è rivolto ad Adico dopo essere stato in ospedale a Dolo: "Purtroppo non è la prima volta che segnaliamo i comportamenti poco ortodossi di alcuni conducenti Actv"

Giovedì 16 Novembre 2023 di Redazione web
(foto d'archivio)

VENEZIA - Si frattura la scapola per la brusca frenata del conducente, pensionato di Spinea chiede risarcimento ad Actv. Da quando si è mosso, alle 9.10 del mattino, per i passeggeri non c’è stata pace. Velocità sostenuta, curve ardite, frenate improvvise. In questo modo l’autista del bus 7E in partenza da piazzale Roma lo scorso 11 novembre ha fatto vivere un vero e proprio incubo agli sfortunati viaggiatori presenti nel mezzo e in particolare a G.C., 70enne pensionato di Spinea, che ha concluso il tragitto con una rovinosa caduta all’altezza della fermata Orgnano. L’uomo, che ha riportato una frattura scomposta alla scapola, si è rivolto all’Adico per valutare un’azione risarcitoria ma ha anche scritto alla stessa Actv per manifestare le proprie rimostranze anche di fronte all’atteggiamento tutt’altro che desolato del conducente.

Frenata brusca dell'autista del bus, il pensionato cade e si frattura la scapola

La vicenda come detto ha inizio la mattina dell’11 novembre. Il pensionato, assieme alla moglie, sta tornando da Venezia per scendere a Spinea. L’autista del mezzo, come raccontato dal diretto interessato, mostra da subito la sua vena da pilota di Formula 1, tanto che il pensionato decide di legare fra loro i due trolley che porta con sé, utilizzando il guinzaglio del proprio cane. Il bus prosegue la sua corsa spericolata costringendo i passeggeri a continui sballottamenti e scatenando le protesta degli stessi. Giunto a Spinea l’uomo e la moglie si dirigono all’uscita in attesa di scendere. Ma a pochi metri dalla fermata, il conducente del 7E compie una frenata repentina, facendo rovinare a terra il pensionato, sebbene questi sia ben aggrappato al corrimano. La vicenda non scalfisce minimamente l’animo del conducente che rimane fermo nel proprio gabbiotto e, alle legittime proteste della vittima, sempre secondo il racconto della stessa, risponde con un sarcastico “se vuole guidi lei”. Il pensionato, indignato e stupito, si reca all’ospedale di Dolo, pur accusando dolori sopportabili. Ma al nosocomio, invece, gli riscontrano la frattura scomposta della scapola sinistra, con 25 giorni di tutore e la programmazione di vari controlli. L’uomo, scandalizzato soprattutto dal comportamento dell’autista, decide così di agire e si rivolge all’Adico. «Purtroppo non è la prima volta che segnaliamo i comportamenti poco ortodossi di alcuni conducenti Actv – ricorda il presidente dell’associazione, Carlo Garofolini -. C’è chi non si ferma ai passaggi pedonali, chi compie curve a tutta velocità, chi frena senza alcuna attenzione per le persone a bordo. Non vogliamo certo mettere sotto accusa un’intera categoria, ma riceviamo molte segnalazioni in merito. Nel caso specifico, il pensionato si è esacerbato per la totale assenza di empatia da parte del conducente che non ha mostrato alcun rammarico per l’accaduto.

Anzi. Noi interveniamo con l’ufficio legale per chiedere un risarcimento, augurandoci che l’azienda presenti le proprie scuse a un utente che oltre al danno, la frattura, ha subito la beffa del totale disinteresse da parte dell’autore dell’improvvida frenata».    

Ultimo aggiornamento: 13:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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