VENEZIA - Una punta di dispiacere trapela dalle parole di Arrigo Cipriani. Il famoso personaggio “oste” dell’Harry’s bar racconta la disavventura occorsagli ieri - 25 settembre - quando si è presentato al seggio per esprimere il suo voto: «Verso le 11 sono andato per votare.
Ecco che, davanti al presidente, accade però l’imprevisto: «Tutto contento sono entrato e ho esibito, non senza un certo orgoglio, la carte. Il giovane presidente ha guardato la mia tessera e si è subito accorto che le caselle dei timbri erano tutte completate. «“Se non ha una scheda nuova non può votare” ha sentenziato, “ed è inutile che insista. Vada in Comune e se ne faccia dare un’altra”».
Non manca la consueta punta di ironia con cui Cipriani commenta: «Tutto qua. Sono felice se penso che i prossimi legislatori saranno quelli che aboliranno la burocrazia. Leggevo sul Gazzettino che c’è una nuovissima pillola contro l’ansia. Speriamo che sia efficace anche per i nuovi burocrati».
Per la cronaca, Arrigo Cipriani è poi corso a rinnovare la tessera negli uffici municipali che si trovano a Rialto ed è tornato al seggio, dove ha votato regolarmente. «Ho preso il vaporetto, sono andato dall’Accademia a Rialto e son tornato, nonostante la mia età. Però sottolineo una cosa, ho verificato il regolamento: la tessera era comunque valida e le leggi vanno interpretate, basterebbe un po’ di buon senso, si poteva fare un timbro in uno spazio bianco e tutto si sarebbe risolto».