Appartamenti con spa e piscina all'ex Canossiane: aperte le vendite, ma il progetto non è stato approvato

Mercoledì 11 Gennaio 2023 di Michele Fullin
Le Zitelle, la zona di Venezia dell'ex Canossiane

VENEZIA - Ma come, la variante urbanistica non è ancora passata in Consiglio comunale e c'è chi vende già sulla carta prestigiosi appartamenti dotati di centro benessere e piscina (sia pur minuta) esterna? La notizia, portata in aula di commissione dalla consigliera Cecilia Tonon (Venezia è tua), riguarda annunci sugli alloggi di varie metrature che sorgeranno nel complesso delle ex Canossiane, alle Zitelle. La passata primavera, il Consiglio comunale aveva adottato la variante urbanistica per il cambio di destinazione d'uso del complesso scolastico a residenziale. Poi, un'osservazione presentata dalla proprietà ha chiesto la realizzazione di una piccola vasca di cinque metri per due in uno spazio esterno e di una spa in un edificio di pertinenza.
Finora la maggioranza non aveva battuto ciglio su questo aspetto, ma ieri diversi esponenti si sono interrogati sull'opportunità di una simile iniziativa.

INDIGNAZIONE
«Mi sono sentita presa in giro vedendo quegli annunci - ha detto Tonon - Al di là del discorso piscina, che non mi scandalizza, dare per scontata l'approvazione del Consiglio mi pare poco delicato. Mi chiedo a questo punto se non esistano accordi alle spalle del Consiglio oppure sia una prassi per i costruttori muoversi così. Certo è che il sospetto, un giorno, di trovarsi di fronte a un mini resort non lo trovo infondato».
La domanda di Tonon ha consentito a molti altri consiglieri di esternare le proprie perplessità. A cominciare da Nicola Gervasutti (Lega) che ha chiesto lumi su questa situazione dal momento che non ho nessun motivo di mettere in dubbio ciò che dice la collega. E poi Giorgia Pea (lista Brugnaro), la quale ha faticato a nascondere l'irritazione per la possibilità che si possa vendere una cosa non ancora approvata. «Sono molto dispiaciuta - ha detto Pea - soprattutto per chi pensa che abbiamo l'anello al naso».
Chiamato a rispondere, lo stesso assessore Massimiliano De Martin ha detto che, pur dando per scontate le pratiche commerciali il cui rischio è a carico del venditore, si tratta - se verificato - di un caso di scarsa delicatezza.

PERPLESSITÀ
Anche Alberto Fantuzzo (Pd), che la zona la conosce molto bene, ha parlato di sgarbo istituzionale.
La richiesta di inserire piscina e Spa ha suscitato - al di là degli annunci immobiliari, parecchie perplessità tra i consiglieri di opposizione.
«Qui sdoganiamo la possibilità di chiedere una cosa e poi su richiesta consentire di fare tutt'altro - ha detto Giovanni Andrea Martini (Tutta la città insieme - In più, accettiamo una domanda presentata tre mesi più tardi rispetto al termine».
Per il cambio di destinazione il Comune riceverà un contributo straordinario di 210mila euro. Una cifra, questa, ritenuta da Martini non più congrua.
Marco Gasparinetti (Terra e Acqua) e Sara Visman) hanno puntato anche sull'aspetto etico di concedere una piscina, per quanto piccola, ad uso esclusivo di pochi privati mentre magari d'estate il Comune chiuderà le fontane.Gasparinetti div go come ha detto Visman non coerente eticamente visto che il comune potrebbe chiudere le fontane per siccità.
«In aprile avevamo votato la destinazione residenziale - ha concluso Fantuzzo - ma la piccola piscina o grande vasca da bagno servirà solo a migliorare il depliant della struttura».
Domani la delibera si vota in Consiglio.

    
 

Ultimo aggiornamento: 12 Gennaio, 09:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci