Avevano trasformato due appartamenti Ater nella loro centrale di rifornimento e da inquilini abusivi, facevano passare per quelle mura destinate a ospitare le famiglie veneziane in difficoltà, la droga da smerciare: marijuana, cocaina, eroina e - prima volta in città - pure del crack. Sostanze che poi sarebbero finite sul mercato nero cittadino aperto nei campi della movida veneziana: Erbaria, Santa Margherita e San Pantalon su tutte.
A tagliare i rifornimenti dello stupefacente ai tre ragazzi che avevano occupato i due appartamenti a San Polo, sono stati i carabinieri della Compagnia di Venezia che nel blitz messo a segno venerdì pomeriggio hanno denunciato due fratelli albanesi di 28 e 32 anni e la compagna di uno di loro, una veneziana di 27 anni.
Quando i carabinieri della Compagnia di Venezia e una pattuglia dell’unità cinofila della polizia locale di Venezia sono entrati nei due appartamenti - da tempo sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti che avevano avuto notizie su un nuovo giro di spaccio per via di una processione continua di giovani dai due appartamenti - non ci hanno messo molto a far venire a galla la droga conservata in casa: 15 grammi di marijuana, due grammi di cocaina, 10 grammi di eroina e 0,5 grammi di crack. Nascosti, c’erano anche tutto il necessario per il confezionamento delle dosi da spacciare e 200 euro in contanti. Sostanze che, messe sul mercato, avrebbero potuto fruttare qualcosa come 1.500 euro ai tre, considerati da carabinieri e polizia locale degli intermediari della catena di smercio. Loro compravano la droga dai grossisti e la rivendevano poi agli spacciatori da strada, tenendosi anche qualcosa da smerciare alla bisogna, per aumentare gli introiti. Oltre che per detenzione ai fini di spaccio, i tre sono stati denunciati anche per l’occupazione abusiva dei due appartamenti a San Polo. Dopo il blitz dell’Arma e della Municipale, gli inquilini sono rimasti al loro posto, negli appartamenti nei quali vivevano fino a ieri mattina. «Se sono abusivi è perché ci sono delle denunce da parte dell’Ater che vuole recuperare il bene - spiega il presidente Ater, Raffaele Speranzon - Com’è stata portata via la droga a questi soggetti, mi chiedo come mai queste persone non siano già fuori da questi appartamenti dal momento che c’è una denuncia nei loro confronti» .
Ultimo aggiornamento: 2 Marzo, 08:51
© RIPRODUZIONE RISERVATA A tagliare i rifornimenti dello stupefacente ai tre ragazzi che avevano occupato i due appartamenti a San Polo, sono stati i carabinieri della Compagnia di Venezia che nel blitz messo a segno venerdì pomeriggio hanno denunciato due fratelli albanesi di 28 e 32 anni e la compagna di uno di loro, una veneziana di 27 anni.
Quando i carabinieri della Compagnia di Venezia e una pattuglia dell’unità cinofila della polizia locale di Venezia sono entrati nei due appartamenti - da tempo sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti che avevano avuto notizie su un nuovo giro di spaccio per via di una processione continua di giovani dai due appartamenti - non ci hanno messo molto a far venire a galla la droga conservata in casa: 15 grammi di marijuana, due grammi di cocaina, 10 grammi di eroina e 0,5 grammi di crack. Nascosti, c’erano anche tutto il necessario per il confezionamento delle dosi da spacciare e 200 euro in contanti. Sostanze che, messe sul mercato, avrebbero potuto fruttare qualcosa come 1.500 euro ai tre, considerati da carabinieri e polizia locale degli intermediari della catena di smercio. Loro compravano la droga dai grossisti e la rivendevano poi agli spacciatori da strada, tenendosi anche qualcosa da smerciare alla bisogna, per aumentare gli introiti. Oltre che per detenzione ai fini di spaccio, i tre sono stati denunciati anche per l’occupazione abusiva dei due appartamenti a San Polo. Dopo il blitz dell’Arma e della Municipale, gli inquilini sono rimasti al loro posto, negli appartamenti nei quali vivevano fino a ieri mattina. «Se sono abusivi è perché ci sono delle denunce da parte dell’Ater che vuole recuperare il bene - spiega il presidente Ater, Raffaele Speranzon - Com’è stata portata via la droga a questi soggetti, mi chiedo come mai queste persone non siano già fuori da questi appartamenti dal momento che c’è una denuncia nei loro confronti» .