Actv, marinaio aggredito, ora i lavoratori chiedono più sicurezza

Domenica 1 Maggio 2022 di Nicola Munaro
Actv, marinaio aggredito, ora i lavoratori chiedono più sicurezza

VENEZIA - Tra gli indirizzi ci sono il prefetto Vittorio Zappalorto, il sindaco Luigi Brugnaro e l'Ispettorato al lavoro. Tutti destinatari di una lettera che i rappresentanti dei lavoratori di Actv hanno firmato venerdì sera chiedendo l'apertura di un tavolo in Prefettura che delinei le linee di sicurezza sui battelli e negli imbarcaderi della municipalizzata dei trasporti, a tutela dei dipendenti. La lettera è arrivata dopo l'aggressione - nel tardo pomeriggio di venerdì - a un marinaio, preso a schiaffi da un cittadino veneziano nella saletta utilizzata dal personale Actv per le soste all'imbarcadero di Fondamente Nove.

Il motivo dell'aggressione sarebbe dovuto al fatto che il veneziano non era riuscito a prendere il battello che da Murano Colonna avrebbe dovuto portarlo a Venezia. L'uomo - rimasto a terra perché il battello era strapieno - prima avrebbe offeso il marinaio, poi avrebbe tentato di salire a bordo saltando sull'imbarcazione ma sarebbe stato respinto dallo stesso dipendente di Actv. Salito sul vaporetto successivo, mezz'ora dopo, si sarebbe fatto giustizia da sé andando a cercare il marinaio (in pausa) e colpendolo con uno schiaffo: due giorni di prognosi, il risultato, e il lavoratore ancora sotto choc a distanza di ore dall'aggressione subita.


MASSIMA URGENZA
«Dopo attenta valutazione della situazione e ricevuto numerose segnalazioni da parte dei lavoratori stessi - si legge nella lettera spedita a prefetto e sindaco - si chiedono a tutti (...) azioni urgentissime rivolte alla salvaguardia dell'incolumità dei lavoratori e tutele per gli stessi, ognuno per la competenza e ruolo che ricopre, nella gestione dei flussi, del servizio da erogare e dell'organizzazione del lavoro» è la chiusura della missiva, firmata dalle Rls di Avm/Actv. Per i sindacati l'aggressione è, in ultima analisi, figlia di una coperta troppo corta e di una situazione che si trascina da troppo tempo. «Il forte aumento del flusso turistico nel centro storico di Venezia di questo ultimo periodo, dalla festività di Pasqua in poi, in aggiunta agli interventi aziendali mantenuti quale il blocco del turn over con le ricadute che questo comporta sulla organizzazione del lavoro - è l'inizio della lettera - ha fatto salire il livello di tensione tra utenti (residenti e turisti) e lavoratori. Alcuni episodi successi che hanno visto coinvolti i lavoratori, purtroppo sempre più frequenti, destano grande preoccupazione per tutti i lavoratori impegnati ogni giorno nel garantire il diritto della mobilità ai cittadini e turisti sempre più numerosi. Neanche riusciamo ad immaginare i prossimi mesi estivi al persistere delle medesime condizioni», concludono. Mentre anche ieri è stata un'altra giornata di passione per Murano, snodo delle rotte tra Venezia e le isole.


GLI STAGIONALI NON BASTANO
«Quello che è successo è un fatto visto e rivisto - attacca Alberto Cancian, dell'Usb Lp - Serve che il Comune dia mandato ad Actv di assumere personale a tempo indeterminato gente per mettere in acqua più barche e rispondere alle domande sempre più crescenti. Gli stagionali e gli orari estivi, anche se anticipati - continua Cancian - non sono sufficienti perché vanno a coprire vuoti lasciati da ferie o malattie». La priorità, adesso, è però un'altra, e cioè la sicurezza. «Deve essere un tavolo urgente che sia slegato dal confronto sulla contrattazione: la sicurezza non va intesa come la militarizzazione dei pontili, nello stile dell'anno scorso», conclude.


PIÙ AGGRESSIVI
«C'è un tema generale che riguarda l'aumentata aggressività degli utenti che si è amplificato con la pandemia - puntualizza Federica Vedova, segretario Filt Venezia - Prima coi controll del Green pass, poi i battelli in ritardo e le code che non finiscono: sono tutti elementi che portano a questa esasperazione. Ad ogni fastidio e incomprensione e disagio c'è questo tipo di reazione. Una situazione che, forse, Actv sta sottovalutando anche nel flusso di persone e nell'organizzazione delle corse».
Resta, quindi, la necessità di trovare soluzioni: «Il tavolo in Prefettura è fondamentale anche per i pontili strapieni - conclude Vedova - una folla che il lavoratore non riesce più a governare».
 

Ultimo aggiornamento: 2 Maggio, 10:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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