Coronavirus Venezia. Ci sono 13 passeggeri più del consentito sul battello: il comandante non parte. Scoppia il caos Video

Sabato 9 Maggio 2020 di Giuseppe Babbo
Venezia. Ci sono 13 passeggeri più del consentito sul battello: il comandante non parte. Scoppia il caos
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VENEZIA - Tredici passeggeri più dei 100-105 consentiti, a bordo di un battello che in condizioni normali ne porta 400. Tanto è bastato per convincere il comandante a non staccare dall'imbarcadero del Lido per riportare verso Cavallino-Treporti e Jesolo i pendolari al rientro da Venezia. Risultato: caos, insulti e minacce, con l'arrivo dei carabinieri a cercare di riportare la calma. È successo ieri pomeriggio, la corsa era quella che doveva partire alle 17.26 dal Lido appunto, direzione Punta Sabbioni. Il battello è rimasto fermo 40 minuti prima che la situazione tornasse alla normalità, con alcuni passeggeri che sono scesi di loro spontanea volontà riportando la capienza a quanto consentito dalle nuove disposizioni di distanziamento sociale.

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TENSIONE
È l'apice di una tensione latente sui mezzi di navigazione della laguna di Venezia, costretti a ridurre la portata di un quarto, ma anche a diminuire le corse perché, con il calo dei turisti, uno dei sistemi di mobilità più complessi d'Italia, non poteva reggere i costi e i ritmi precedenti l'emergenza coronavirus. 

I fatti: imbarcadero di Santa Maria Elisabetta, il terminal del Lido. La corsa delle 17.26 era diretta al terminal di Punta Sabbioni, nel Comune di Cavallino-Treporti. A bordo i viaggiatori tutti dotati di mascherine e guanti. Registrato il sovraffollamento, con i passeggeri sopra la capienza di 100-105 consentita, il capitano ha insistito per rispettare le regole. In pratica si è rivolto ai viaggiatori in eccedenza, tutti lavoratori pendolari residenti tra Cavallino-Treporti e Jesolo chiedendo di scendere a terra. Ed è stato in quel momento che sono scattate le trattative per decidere chi doveva scendere e riprendere la navigazione.
O più semplicemente è stato da quell'istante che è scattato il caos. Anche perché in pochi secondi la tensione a bordo del mezzo è salita a livelli notevoli e l'inflessibilità del capitano si è scontrata con i viaggiatori, altrettanto decisi a non voler salire nella corsa successiva. Di fatto una scena surreale, anche perché al terminal sono perfino intervenuti i carabinieri, chiamati per placare gli animi e convincere a scendere i viaggiatori in eccesso. Il tutto tra lo sgomento collettivo.

IL NUMERO
Da definire il numero delle persone a bordo, che secondo i pendolari sarebbero state 113. Una cifra che se venisse confermata, avrebbe superato la capienza prevista nei battelli foranei che per effetto delle misure di contenimento del Covid-19 possono far viaggiare tra le 100 e le 105 persone in base al modello del mezzo. In ogni caso il battello è ripartito dopo quaranta minuti di trattative, ma soprattutto dopo che tre persone sono scese volontariamente, decidendo di imbarcarsi nella corsa successiva e consentendo agli altri pendolari di riprendere la navigazione verso casa. Non senza ulteriori tensioni, tanto che una volta attraccato a Punta Sabbioni tra una parte di viaggiatori e il personale di bordo sono volate offese.

Insomma, una scena poco edificante per tutti ma che rappresenta nel migliore dei modi le difficoltà di riorganizzare i trasporti pubblici nella laguna veneziana ai tempi del Covid-19. 
 

Ultimo aggiornamento: 23:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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