Odissea in vaporetto da Murano a Piazzale Roma: tutto per una visita medica

Sabato 9 Maggio 2020 di Raffaella Vittadello
Odissea in vaporetto da Murano a Piazzale Roma: tutto per una visita medica
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VENEZIA Un'odissea di due ore di viaggio (solo per l'andata) per una visita medica da Murano a piazzale Roma. È capitato a un pensionato di Murano, 82 anni, che cammina con difficoltà sempre maggiori a causa di problemi a un ginocchio. Per evitare la lista di attesa, decide di rivolgersi al Bielo Hub di Piazzale Roma, poliambulatorio che offre i servizi di fisioterapia e riabilitazione per i pazienti.

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«Anche perché in tempi normali il percorso da Murano a Piazzale Roma è brevissimo» spiega la figlia. Ma non siamo in tempi normali e fare un viaggio del genere diventa una penosa odissea. Soprattutto se i tuoi orari non coincidono con le corse che Actv ha messo in campo. «Avevo pensato di rivolgermi a un taxi racconta la donna - ma ho visto che la tariffa agevolata per il percorso indicato è di 50 euro, che per le tasche di un pensionato sono comunque tanti».

IL VIAGGIO
Allora padre e figlia si sono armati di tanta pazienza, sono partiti da casa con circa due ore di anticipo rispetto alla visita e hanno iniziato l'itinerario panoramico: non hanno preso l'unica corsa all'ora che da Murano porta a Piazzale Roma. Perchè un gruppo di operai hanno raccontato che il giorno prima erano rimasti a terra. E così hanno preso la circolare, il Giracittà che però arriva solo fino alle Fondamente Nove, da Murano.

E da lì, pian pianino, su e giù per ponti, calli e campielli, si sono diretti alla Ca' d'Oro, dove dopo un quarto d'ora circa è arrivato un vaporetto della linea 1. E lì una guerra tra poveri: «Sono riuscite a salire solo un paio di persone dice ancora la figlia Ho provato a chiedere di far salire almeno mio padre, che non poteva fare tutta la strada a piedi, ma non c'è stato verso. Ci hanno lasciato a terra, con il marinaio che mi ha risposto signora faccia una protesta al sindaco». E solo dopo un altro quarto d'ora padre e figlia sono riusciti a imbarcarsi per arrivare a Piazzale Roma, insieme ad altre sei persone fortunate.

LO SFOGO
«Ora, io capisco la situazione di Actv, che è sotto gli occhi di tutti si lamenta la signora - ma se non si è nelle condizioni di aumentare le corse bisogna almeno essere flessibili. Si fa presto a dire andate a piedi. Certo è possibile per me che sono fortunatamente in salute, ma per chi ha problemi di deambulazione e non sta andando in giro se non per necessità, credo sia richiesto da parte di chi fornisce un servizio un senso di responsabilità nei confronti della categorie più deboli. Mi viene una riflessione ulteriore dopo questa vicenda e mi chiedo come si possa lontanamente immaginare di aprire le spiagge del Lido con i mezzi ridotti all'osso. Stiamo a casa, perché se il virus non ci ammazza ci ammazzeranno tra di noi per salire su un mezzo pubblico».

In effetti si moltiplicano le segnalazioni di persone che vengono lasciate a terra ai pontili e di utenti che entrano dall'uscita per gabbare chi sta in coda e rispetta le distanze di sicurezza.

In questi giorni neanche i lavoratori Actv che dovevano spostarsi per raggiungere il posto di lavoro sono riusciti a far valere una sorta di priority e sono rimasti all'imbarcadero insieme agli altri passeggeri.

Ultimo aggiornamento: 15:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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