Mestre. Via ai lavori per la bretella per l'aeroporto. Resta il nodo degli espropri. Sul tavolo compensazioni e indennizzi

Venerdì 1 Settembre 2023 di Elisio Trevisan
Mestre. Via ai lavori per la bretella per l'aeroporto

MESTRE (VENEZIA) - Lunedì prossimo, 4 settembre, arriva il ministro Matteo Salvini a posare la prima pietra dei cantieri per realizzare la bretella ferroviaria dell'aeroporto, da realizzare entro il 2026 per non perdere i fondi del Pnrr e per intercettare le Olimpiadi invernali Milano-Cortina. La notizia, già anticipata dieci giorni fa, è stata confermata: col responsabile delle Infrastrutture e dei Trasporti del governo Meloni, ci saranno il governatore del Veneto, Luca Zaia, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro e, naturalmente, Enrico Marchi, il presidente del Gruppo Save che gestisce il Marco Polo di Tessera e il sistema aeroportuale del Triveneto.

Alla cerimonia ci saranno anche le altre autorità del territorio e sperano di poterci andare pure i cittadini di Tessera e Dese che da qualche tempo cercano di parlare con il commissario straordinario per la realizzazione dell'opera da 644 milioni di euro, Vincenzo Macello.


GARANZIE
«Ci servono rassicurazioni sugli indennizzi e un impegno sul sottopasso che, altrimenti, così com'è previsto, sarà praticamente inutile» afferma Deborah Onisto, consigliera comunale di Forza Italia e delegata del sindaco ai rapporti con l'aeroporto: «Mentre con gli espropri Rfi e Italferr sono andate avanti, restano inevase le nostre richieste sugli indennizzi a quei cittadini che non verranno espropriati ma che verranno comunque danneggiati dal passaggio della nuova bretella. È un tema prioritario, siamo certi che hanno stilato un documento sui criteri per assegnare questi soldi ma vorremmo condividerlo quanto prima nell'interesse dei residenti». E poi c'è la questione delle opere di compensazione, in particolare il sottopasso. Dei due previsti ne verrà realizzato uno solo e, contrariamente a quanto pensavano Comune e cittadini, sarà quello all'altezza di via Bosco Berizzi per collegare via Pialoi con il centro di Dese; mentre è stato eliminato quello ciclopedonale del lato via Bosco Costa. «Il progetto rivisto prevede, al di là della ferrovia e all'altezza del sottopasso, pure un cavalcavia, e quindi per i cittadini sarà molto più veloce e agevole, anche se più pericoloso, fare via Pialoi, cavalcavia e rotonda autostradale, invece del sottopasso. - continua la Onisto - Siccome è un'opera di compensazione per i disagi che la gente subirà a causa della bretella ferroviaria, è ragionevole pensare che si possa spostare il sottopasso 200 metri più a sud per intercettare la vecchia via Pialoi e permettere ai giovani di andare al Bosco di Mestre (senza dover scavalcare la ferrovia come fanno oggi) e per raggiungere il centro del paese. La modifica porterebbe il tunnel fuori del perimetro della bretella e quindi non sarebbe finanziabile, ma ci sono altri esempi in cui un commissario ha gestito queste cose, è nelle sue facoltà purché ci sia la volontà. Questo chiederemo lunedì a Macello. Dopodiché si avviino i cantieri, ben sapendo qual'è per questa comunità il grosso scotto da pagare».

Ultimo aggiornamento: 17:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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