Assalto al battello dopo los ciopero Actv: stipati come sardine per tornare a casa

Sabato 24 Aprile 2021 di Giuseppe Babbo
Assalto al battello dopo los ciopero Actv: stipati come sardine per tornare a casa
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CAVALLINO TREPORTI - I più fortunati sono riusciti a salire a bordo del battello viaggiando in piedi ma con un distanziamento praticamente nullo.

Gli altri, invece, sono rimasti a terra e hanno dovuto attendere il battello successivo. Pomeriggio di passione ieri per i viaggiatori pendolari di Cavallino-Treporti. I disagi sono tutti legati allo sciopero del personale Actv, tanto che alla ripresa delle corse il battello in partenza dalle 15.15 da Venezia e diretto a Punta Sabbioni è stato preso praticamente d'assalto dai pendolari. Con lunghe code all'imbarcadero, una volta occupati tutti i posti disponibili c'è chi ha viaggiato in piedi, con buona pace per il distanziamento. Senza dimenticare gli altri viaggiatori che sono rimasti a terra.


NIENTE MOTONAVE
«È stata una situazione assurda dicono alcuni pendolari era immaginabile che la prima corsa utile sarebbe stata presa d'assalto: perché non mettere una motonave, molto più capiente e in grado di garantire il distanziamento?».
Chi è rimasto a terra ha dovuto attendere venti minuti, quando è stato fatto partire un secondo battello ormeggiato nello stesso approdo. «Ci chiediamo perché non dire subito che c'era questa corsa bis e farla partire immediatamente o quasi proseguono i pendolari con più chiarezza si sarebbero evitati equivoci e disagi».


CASO POLITICO
Nel frattempo la protesta è rimbalzata a Cavallino-Treporti, diventando l'ennesimo caso politico, tanto che Angelo Zanella, capogruppo di Ct-per tutti ha scritto all'amministrazione comunale.
«In una giornata di sciopero programmato dice Zanella - Actv ha dato ancora una volta dimostrazione di irresponsabilità. Non c'è altro termine per definire meglio come sia stato organizzato il servizio pubblico di trasporto per i nostri pendolari negli orari garantiti: mezzi inadeguati nel numero e nella portata».
Per questo è stato chiesto di inoltrare una formale protesta al Comune di Venezia e alla Regione. «Chiedo formalmente prosegue Zanella - che venga inoltrato al Comune di Venezia, in quanto titolare del contratto di servizio, alla Regione Veneto che contribuisce alla copertura dei costi del sevizio minimo e ovviamente alla stessa azienda Actv, formale contestazione del servizio per l'inadeguatezza dei mezzi messi in campo per la ripresa dei collegamenti nonché per la violazione delle norme di sicurezza sanitaria Covid-19».
Il capogruppo di opposizione ha dunque ribadito che l'azione del Comun debba essere immediata. «Auspico una reazione immediata conclude Zanella per tutelare la dignità e la sicurezza dei nostri cittadini pendolari».

Ultimo aggiornamento: 09:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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