«Violata la privacy della senatrice Vanin:
dieci mesi all'ex presidente 5stelle»

Mercoledì 28 Novembre 2018 di Gianluca Amadori
L’ex esponente M5s Serena Giuliato e, a destra, la senatrice veneziana del movimento Orietta Vanin
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Ha registrato la telefonata avvenuta con una collega del Movimento 5 stelle, per poi rendere pubblico il colloquio, in gran parte su questioni familiari, postandolo su una chat di Whatsapp, aperta ad altri amministratori locali di Mira, e dunque rendendolo pubblico a numerose persone. 
Serena Giuliato, ex presidente del locale Consiglio comunale, è finita sotto processo per viola della legge sulla privacy nei confronti dell’allora assessore comunale Orietta Vanin, attuale senatore pentastellato e, ieri mattina, la Procura ha chiesto la sua condanna a dieci mesi di reclusione.
  
La sentenza è attesa per il prossimo 15 gennaio.
L’insolito procedimento penale si riferisce ad un episodio avvenuto nel settembre del 2015 e, nel corso del dibattimento, sono stati ascoltati come testimone anche alcuni attivisti, tra cui Luciano Claut, tra i fondatori del Movimento a Venezia. Dalle testimonianze è emerso che i pentastellati sono dotati di un’apposita App attraverso la quale registrano tutte le telefonate, in modo da poterle utilizzare in caso di necessità.
Nel caso specifico Orietta Vanin lamenta che quel colloquio telefonico sarebbe stato diffuso per danneggiarla politicamente, in una fase in cui i rapporti con la Giuliato non erano particolarmente idilliaci. Successivamente la Vanin è stata candidata ed eletta in Senato, la Giuliato esclusa dalle “Parlamentarie”, assieme ad altri esponenti del Movimento, e passata tra i “dissidenti”.
L’audio incriminato fu postato di sera e rimase accessibile fino al mattino seguente, rivelando particolari sensibili, tra cui lo stato di salute di alcuni familiari e il conseguente periodo di difficoltà dell’allora assessore. La senatrice Vanin, costituitasi parte civile con l’avvocato Denis De Rosa, ha chiesto la condanna dell’imputata ad 8mila euro di risarcimento danni, da devolversi in beneficenza.
Serena Giuliato, difesa dagli avvocati Paolo Mele e Paolo Zanetti di Vicenza, ha accettato di sottoporsi all’esame di fronte al giudice: ha ammesso di aver postato su Whatsapp l’audio di quella telefonata, respingendo però gli addebiti e rivendicando il diritto di critica politica nei confronti dell’allora assessore comunale di Mira, con cui condivideva la militanza “grillina”. Ora la parola passa al giudice.
Ultimo aggiornamento: 08:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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