Caso De Monte, l'Ordine gli intima: «Se vuole fare il medico deve vaccinarsi»

Giovedì 3 Giugno 2021 di Camilla De Mori
Il dottor Amato De Monte
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UDINE «Come uno per fare il fabbro deve vaccinarsi contro il tetano, uno per fare il medico deve vaccinarsi contro il covid». Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici e degli Odontoiatri (Fnomceo) prende alla larga quello che ormai, anche a livello nazionale, è diventato il caso Amato De Monte, dopo le polemiche che in Friuli hanno circondato la nomina in comando alla guida della Sores del dirigente del dipartimento di Anestesia e rianimazione, figura di spicco della lotta alla pandemia, soprattutto dopo la scoperta del suo stato di (ancora) non vaccinato. Giova altresì rammentare che De Monte, respingendo con forza l'etichetta di no vax che qualcuno vorrebbe appioppargli, ha precisato di «avere le sufficienti competenze e conoscenze per valutare tempi e modi quanto più compatibili con il mio stato di salute per accedere alla vaccinazione, trattamento per il quale ho già fatto istanza».


ANELLI
Secondo i conteggi della Regione, aggiornati a non molto tempo fa, risultavano quasi 5mila i sanitari non vaccinati (e oltre 1.300 in AsuFc) in Fvg, di cui quasi 200 medici. «Fermo restando il rispetto per l'opinione personale di qualsiasi cittadino, però, per esercitare la professione medica bisogna vaccinarsi. Noi lo avevamo chiesto in tutte le maniere. Avevamo detto di essere ancora più duri nell'esplicitare bene il fatto che gli Ordini potessero sospendere dall'attività coloro che non volessero vaccinarsi. In tempi brevi chiariremo con il ministero se scatterà solo la sospensione dal lavoro aziendale per chi non si immunizza o se, come noi pensiamo, l'Ordine debba sospendere chi non si vaccina dall'attività professionale. In Commissione, abbiamo chiesto al ministero di rendere esplicita questa possibilità». «Durante la pandemia ci si è resi conto che i vaccini sono uno strumento potentissimo per proteggere se stessi e anche gli altri. Noi avevamo una media di medici deceduti per covid, nelle fasi più acute, fra 60 e 80 morti al mese. Da marzo, siamo scesi a una media di 10 al mese, che poi è diventata trascurabile ad aprile e maggio. Il vaccino ha funzionato in maniera fantastica. Ha risolto i problemi di sicurezza».
Se un sanitario non si vaccina, scatta la procedura (già avviata anche in Friuli) «per cui le Asl devono fare attività di verifica, chiedendo al professionista le ragioni per cui non si è vaccinato.

Se saranno esaustive, lo si metterà in condizione di non avere contatti con altri, mentre se sono di carattere ideologico scatterà la sospensione dal servizio». Quindi, conclude, «se un collega non ha delle motivazioni di salute sufficientemente valide, sarà banalmente sospeso dal servizio». «De Monte - prosegue Anelli - non lo conosco. Sono scelte che riguardano la propria persona. Uno può anche scegliere di non fare più il medico. Sono scelte professionali». Ma la linea generale è chiara: «Se questo diventa un requisito, tutti devono adeguarsi». Insomma, per Anelli «bisogna vaccinarsi. Punto. Bisogna proteggere se stessi e gli altri. Non puoi lavorare con questa spada di Damocle». Quindi, inviterebbe De Monte a farlo? «Certo, se vuole continuare a fare il medico si deve vaccinare».


LE REAZIONI
Intanto in Friuli Salvatore Spitaleri (Pd) si dice quasi sgomento per «il silenzio totale» di Fedriga. Oggi l'attesa è tutta per l'ingresso di De Monte in Sores ma anche per la commissione regionale che vedrà in audizione il direttore di Arcs Giuseppe Tonutti.
 

Ultimo aggiornamento: 4 Giugno, 08:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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