Uccise la moglie con 37 coltellate
per un rimprovero: via al processo

Giovedì 8 Maggio 2014 di Elena Viotto
Lulzim Hadaj e la vittima Irma
UDINE - Lulzim Hadaj, il muratore albanese di 37 anni che la sera del 18 giugno scorso uccise la moglie Irma, 32, con numerose coltellate, al culmine di una lite nella loro abitazione di San Giovanni al Natisone, verrà processato con il rito abbreviato per omicidio volontario aggravato dal vincolo di coniugio e crudeltà.



Il gup del tribunale di Udine Roberto Venditti ha accolto l'istanza di rito alternativo condizionato all'audizione della madre dell’omicida, avanzata ieri nel corso della prima udienza dall'imputato, assistito dall'avvocato Daniele Sussman detto Steinberg di Milano.



La donna, che abitava vicino ai due coniugi e che ora si trova in Albania, dovrebbe testimoniare i rapporti all'interno della coppia nell’udienza in programma il prossimo 25 giugno. Reo confesso, Lulzim aveva subito ammesso l'omicidio della moglie, spiegando come fosse maturato in un clima di costanti tensioni all'interno delle mura domestiche. Secondo quanto riferito agli inquirenti nel primo interrogatorio reso nella notte, subito dopo l'arresto, quella sera marito e moglie avrebbero discusso per una visita fatta dall'uomo con le figlie proprio quel pomeriggio a una cugina, appena diventata mamma.



Irma sarebbe stata contraria e avrebbe affrontato il marito quella sera, dopo aver mandato le due bambine in giardino per evitare che assistessero alla discussione. L'uomo aveva spiegato di aver perso le staffe dopo il rimprovero della moglie. Irma Hadaj era stata colpita da 37 coltellate, secondo l'esito dell'autopsia eseguita dal medico legale Carlo Moreschi. Diverse mortali; al cuore, ai polmoni, alla giugulare. Praticamente impossibile chiarire quale sia stata quella che l'ha uccisa. Tante altre più superficiali. Inferte con due lunghi coltelli da cucina, uno con lama di 18 centimetri; l'altro, tranciante, con lama di 21.



Le due figlie sarebbero rientrate in casa quando la mamma era già morta, subito allontanate dal padre. Le bambine, che ora hanno 11 e 9 anni e vivono con la zia materna ad Albano Laziale, si sono costituite parte civile insieme ai nonni materni e alla sorella di Irma con l'avvocato Enrica Lucchin. Il fratello della vittima si è affidato all'avvocato Valentino Tornaboni.
Ultimo aggiornamento: 12:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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