​Arte contro la guerra e il terrorismo:
una mostra sull’archeologia "ferita"

Martedì 8 Dicembre 2015 di Paola Treppo
​Arte contro la guerra e il terrorismo: una mostra sull’archeologia "ferita"
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AQUILEIA (Udine) - Inaugurata il 6 dicembre scorso, resterà aperta fino al 31 gennaio 2016, la mostra “Il Bardo ad Aquileia” che conta importanti reperti del Museo nazionale del Bardo di Tunisi, colpito lo scorso 18 marzo dall’efferatezza del terrorismo fondamentalista. Le opere “dialogheranno” con i manufatti aquileiesi per sottolineare i legami e i collegamenti che caratterizzavano il Nord Africa e l’Alto Adriatico in età romana, nell’ambito di una circolazione di culture e religioni che abbracciava l’intero bacino del Mediterraneo, e a testimonianza di quanti si oppongono a questa nuova terribile iconoclastia che tenta di negare alla radice il dialogo interculturale e interreligioso.



Le opere in mostra
L’esposizione vuole rappresentare uno spaccato dell’arte e dell’alto artigianato delle province africane in età romana tra il I e il III secolo attraverso il mosaico della dea Cerere ritrovato a Uthina, due mosaici di “lottatori nudi in presa” provenienti dal tepidarium delle terme di Gigthis, la testa dell’imperatore Lucio Vero da Dougga, la statua del dio Giove da Oued R’mel, la stele funeraria di Marcus Licinius Fidelis, un soldato originario di Lione, in Gallia, che fu sepolto ad Ammaedara, e due ceramiche ritrovate nelle necropoli di El Aouja, una brocca decorata a rilievo e un contenitore cilindrico con rappresentazioni di dei e satiri.

L'eredità delle grandi civiltà del passato
«L’obiettivo è quello di mantenere alta l’attenzione e la sensibilità verso il tema della distruzione di monumenti di eccezionale valore, eredità delle grandi civiltà del passato - e quindi della volontà di cancellazione della memoria della storia universale dell’Uomo». Lo sottolinea Dario Franceschini, Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, nelle parole introduttive del catalogo: «La mostra non vuole solo ricordare un periodo di fertile convivenza tra le due sponde del Mediterraneo, ma si pone l’obbiettivo di far comprendere ai visitatori quanto la matrice culturale dei nostri paesi sia comune, vicina e interconnessa, così come interconnessi sono problemi, difficoltà e prospettive di sviluppo economico e civile».

La mostra è realizzata in collaborazione con Cciaa Udine, Edison, Banca di Credito Cooperativo di Fiumicello e Aiello. È Promossa dalla Fondazione Aquileia in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica, il Polo Museale del Friuli Venezia Giulia e l'Istituto Nazionale per il Patrimonio tunisino e il Museo Archeologico Nazionale di Aquileia.

Info fondazioneaquileia.it.

Ultimo aggiornamento: 9 Dicembre, 07:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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