Alessandro morto sotto la pressa nel prosciuttificio: sciopero dei colleghi

Venerdì 17 Luglio 2020
Alessandro Alessandrini morto a 24 anni schiacciato da una pressa

SAN DANIELE DEL FRIULI - Il giorno dopo la tragedia sul lavoro accaduta al prosciuttificio Principe di San Daniele che è costata la vita al giovane operaio 24enne Alessandro Alessandrini, il dolore di familiari, colleghi ed amici non si attenua.
Disperazione, commozione ma anche rabbia per quanto accaduto e per una vita spezzata all'improvviso. I dipendenti degli stabilimenti hanno scioperato ieri mattina, giovedì 16 luglio, davanti all'azienda del Friuli collinare: «Morire nella prestazione della propria attività lavorativa è inaccettabile» hanno ribadito le segreterie regionali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil che hanno convocato all'esterno dello stabilimento un'assemblea pubblica. Nel frattempo continua l'attività di inchiesta da parte delle forze dell'ordine e degli ispettori dell'Azienda sanitaria per accertare le cause e la dinamica dell'infortunio mortale.
Alessandrini da quanto emerso era da solo quando è avvenuto l'incidente, con la pressa sulla quale stava effettuando delle attività di manutenzione che gli ha causato traumi da schiacciamento alla testa. Dalla Procura della Repubblica di Udine è arrivata la notizia che una persona è stata iscritta sul registro degli indagati. Fa parte dei vertici aziendali del gruppo: a iscriverlo nel fascicolo aperto per omicidio colposo, il sostituto procuratore Luca Olivotto, si tratta di un atto dovuto a garanzia dell'indagato. I sindacati dal canto loro che stanno studiando iniziative per aiutare la famiglia dell'operaio, residente ad Osoppo, riconoscono che l'azienda dal punto di vista della sicurezza sul lavoro ha sempre rispettato le regole, anche in tempi difficili, ma chiedono uno sforzo in più. Il sindaco di Osoppo, Luigino Bottoni, ha annunciato la volontà di proclamare il lutto cittadino in occasione dei funerali, quando questi verranno fissati.

SAURIS
Nel primo pomeriggio di ieri, giovedì 16 luglio, attorno alle 13.30 altro infortunio sul lavoro a Sauris, in Carnia, in un cantiere edile aperto lungo la strada provinciale 73, tra Sauris di Sopra e casera Razzo. Un uomo di 35 anni, D.D.J.J.C., straniero, residente a Bassano del Grappa (Vi) che lavora per una ditta del Bellunese, operante in subappalto per lavori di disgaggio e messa in sicurezza di tratti stradali, si è ferito al capo ed è stato accompagnato con l'elisoccorso del 118 all'ospedale Santa Maria della Misericordia a Udine. 
Secondo le prime ricostruzioni l'operaio stava operando con un manicotto a pressione utilizzato per gettare il calcestruzzo; ad un certo punto per sbloccarla da un intoppo, utilizzando dell'aria compressa, la pompa si è liberata violentemente determinando un colpo di frusta che ha gettato a terra l'uomo.

Nell'impatto con il terreno ha sbattuto la testa a terra rimanendo privo di sensi. Ad allertare i soccorsi i colleghi di lavoro. L'equipe sanitaria sbarcata con l'elicottero, dopo aver stabilizzato il ferito che ha riportato un trauma cranico, lo ha trasferito in volo al nosocomio udinese. Il 35enne non sarebbe in pericolo di vita. A coordinare le indagini i carabinieri della stazione di Ampezzo e della Compagnia di Tolmezzo assieme agli ispettori dell'azienda sanitaria.

Ultimo aggiornamento: 16 Aprile, 12:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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